Ducati finalmente Scrambler!
33 imagini in gallery per raccontare la Scrambler tanto attesa, che è stata è stata proposta come un insieme di storia e attualità, filosofia e tecnica, nostalgia e modernità, infatti nelle foto si notano componenti classici, come il forcellone in alluminio e il serbatoio a goccia in acciaio di 13,5 litri, che si accostano piacevolmente a luci a led e strumentazione lcd.
La Casa di Borgo Panigale, facendo precedere il debutto da una serie di eventi studiati per creare curiosità tra gli interessati …ce l’ha fatta. Infatti era attesa da centinaia di appassionati del marchio italiano, che a luglio, si erano messi in coda sotto il sole per dare un’ occhiata all’interno del container giallo alla World Ducati Week di Misano. E finalmente, al Salone di Colonia, Ducati ha tolto il velo alla Scrambler, diffondendone caratteristiche e versioni.
La nuova nata trasmette i concetti “filosofici” che stanno alla base del… vivere Scrambler: non è una moto vintage, e nemmeno una replica della progenitrice. Diversa nel motore e nella ciclistica, è più che altro la moto che sarebbe oggi la Scrambler se Ducati non avesse mai smesso di produrla. Nessuno nega che ci siano alcuni richiami estetici e filosofici, ma non si tratta di normale restiling e comunque questa Scrambler non è roba da nostalgici.
Troviamo la nuova Ducati disponibile in quattro varianti: Icon, proposta nei colori giallo o rosso, con telaio e sella neri; Urban Enduro, versione “Wild Green” con telaio nero e sella marrone; Full Throttle, decisamente “Deep Black” con telaio nero e sella nera e scarico Termignoni basso; Classic, assolutamente “Orange Sunshine” con telaio nero e sella marrone. Sono previste comunque numerose possibilità di personalizzazione.
Il motore, per tutte le versioni è il bicilindrico Desmodue, raffreddato ad aria e olio da 803 cm³, che deriva da quello del Monster 796, ma è diventato più fluido a ogni regime, e eroga 75 CV a 8.250 giri con una coppia di 68 Nm a 5.750 giri.
Le altre caratteristiche tecniche sono: il cambio a sei rapporti e la frizione APTC multidisco in bagno d’olio con comando a cavo, dotata di sistema antisaltellamento in coppia che limita il bloccaggio della ruota posteriore nelle scalate. Il telaio della Scrambler è a traliccio tubolare d’acciaio a doppia trave superiore, con un interasse di 1.445 mm, sospensioni Kayaba, con forcella a steli rovesciati da 41 mm, mono regolabile. Per le versioni Classic e Urban Enduro troviamo ruote a raggi, mentre su Icon e Full Throttle sono state montate ruote in alluminio a 10 razze da 18 e 17 pollici gommate con i nuovi Pirelli MT60 RS da 110/80 ZR18 all’anteriore e da 180/55 ZR17 al posteriore, e impianto frenante Brembo con sistema Abs a 2 canali, con un disco singolo da 330 mm all’anteriore. La sella alta 790 mm da terra e il peso di170 kg a secco, fanno immaginare una vera facilità di guida.
La nuova Ducati Scrambler è un prodotto entry level che sarà collocato nella fascia di prezzo del Ducati Monster più accessibile, ovvero a quota 8.000 euro. Già programmato anche il ciclo di manutenzione, con tagliandi da effettuare ognuno oltre i 10.000 km.
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