Mercedes-AMG GT: “Freccia d’argento”
Salone di Parigi
Motore 4.0 litri V8 biturbo con due varianti di potenza, trazione posteriore, cambio a doppia frizione collocato in blocco al retrotreno e scocca in alluminio costituiscono alcune peculiarità della Mercedes-AMG GT. Si tratta di un coupé a due posti “secchi”, atteso al prossimo Salone di Parigi, che rappresenta la seconda supercar sviluppata in casa da Mercedes-AMG dopo la SLS. Vettura, quest’ultima, ormai entrata nel novero delle auto da collezione e che appartiene al segmento immediatamente superiore rispetto alla GT.
Stile particolare
Forse non avrà la forte personalità della SLS Coupé con le portiere ad “ali di gabbiano”, ma la Mercedes-AMG GT colpisce al primo sguardo per aspetti come il lungo cofano motore, le prese d’aria laterali ispirate sia alla SLS che alla 300 SL del 1954, la linea di cintura alta e un “Lato B” semplicemente spettacolare. Inoltre, il classico color argento delle Mercedes da corsa si amalgama bene con queste linee “muscolose” e nel contempo eleganti, mentre a nostro avviso i gruppi ottici anteriori richiamano un po’ troppo quelli delle Mercedes normali. Infine, la GT di Stoccarda dimostra anche una buona praticità in virtù del portellone di accesso al bagagliaio.
“Due posti in prima classe”
Gli interni riprendono lo spirito aeronautico della “sorella maggiore” SLS, come si evince dalla forma delle bocchette di ventilazione e il particolare stile riguardante la strumentazione. Quanto ai materiali impiegati, oltre alla raffinatissima pelle profusa a piene mani spiccano rivestimenti in fibra di carbonio e alluminio, a rimarcare l’impronta fortemente high tech tipica di ogni Mercedes-AMG. Filosofia, questa, bene evidenziata anche dai sedili anatomici, mentre francamente non comprendiamo la ragione per cui il tasto dell’hazard sia stato collocato in alto, ben oltre lo specchietto retrovisore centrale.
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“Il latrato del biturbo”
La Formula 1 attuale insegna come i motori sovralimentati abbiano un sound meno entusiasmante rispetto agli aspirati, ma questo non è certo il caso della Mercedes-AMG GT. In altre parole, il rombo è assai simile a quello intenso e inconfondibile della SLS (ancora lei!), specialmente quando si aprono i flap del sistema di scarico per scatenare tutta la potenza. Potenza che raggiunge 462 CV riguardo la versione GT, nonché 510 CV sulla variante GT S, consentendo di accelerare da 0 a 100 km/h rispettivamente in 4” netti e in 3”8/10, a fronte della velocità massima ben superiore ai 300 orari in entrambi i casi. Infine, tra gli aspetti principali dell’inedito motore V8 biturbo figurano le turbine collocate nella “V” delle bancate, l’iniezione diretta di benzina e la lubrificazione a carter secco. Quest’ultima contribuisce ad abbassare il baricentro della vettura, assicurando nel contempo il costante approvvigionamento d’olio al motore anche sotto fortissime sollecitazioni dinamiche.
Tutto è studiato per la migliore guida possibile
Alti valori in termini di tenuta di strada, stabilità e maneggevolezza sono tra gli obiettivi principali raggiunti dai tecnici Mercedes-AMG riguardo la GT. Più specificamente, il motore anteriore-centrale, la trazione posteriore e la disposizione Transaxle del cambio favoriscono l’ideale distribuzione dei pesi tra i due assali, a pieno beneficio del dinamismo sportivo. Dinamismo assecondato pure dalle sospensioni a doppi quadrilateri deformabili sia all’avantreno che al retrotreno, nonché dal peso relativamente contenuto permesso dalla scocca in alluminio. Non bisogna dimenticare, inoltre, come le numerose regolazioni relative alla risposta del motore, grado di demoltiplicazione sterzo, sospensioni, ESP e strategia di cambiata consentano di “ritagliarsi una guida su misura”. Concludendo, la Mercedes-AMG GT è destinata a “impensierire” seriamente rivali come Jaguar F-Type Coupé e Porsche 911. Un risultato che si commenta da solo, ma quelle fantastiche portiere “ad ali di gabbiano” ci mancheranno.
Gian Marco Barzan
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