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Confronto Audi S8- Maserati Quattroporte S Q4: Sfida a vertici altissimi

confronto-audi-maseratiNonostante le differenze in termini di cilindrata, frazionamento e potenza, la Audi S8 e la Maserati Quattroporte S Q4 sono perfettamente comparabili e si rivolgono anche agli estimatori della guida sportiva. Analizzando i dettagli, la S8 mette in campo un motore V8 4.0 TFSI a due qaw, la trazione integrale permanente quattro e ha un peso a vuoto di 1.990 kg. La Quattroporte ha anch’essa la trazione integrale permanente, sfoggia il V6 3.0 Twin Turbo da 410 CV e il suo peso a vuoto è pari a 1.920 kg. Quest’ultimo dato contribuisce a tener testa alla rivale in termini prestazionali, tant’è che la Maserati stacca lo 0-100 km/h in 4”9/10 a fronte dei 4”1/10 occorrenti alla Audi. Evidentemente la maggior potenza della S8 riesce a compensare solo in parte il peso superiore rispetto alla berlina di Modena.

Alta classe italiana
Dal punto di vista stilistico la Audi S8 ha una linea elegante e talmente understatement da passare inosservata. In altre parole è facile scambiarla per una “normale” A8, se non addirittura confonderla con la A6, ma ciononostante ha una sua personalità specialmente riguardo le fiancate e il frontale dai fari aggressivi. La Maserati Quattroporte “risponde a tono” con la sua linea di bellezza drammatica e sensuale, nonché particolari unici come le tre feritoie laterali e i finestrini privi di cornice. Elementi, questi, che rimandano alla tradizione delle granturismo nate sotto il segno del Tridente. In sintesi, potete star certi che parcheggiando la Quattroporte affianco alla S8 tutti gli sguardi d’ammirazione saranno per la berlina del Tridente.

Qualità ineccepibile
La clientela di queste berline di altissimo prestigio esige, notoriamente, il massimo in termini qualitativi. La S8 dal canto suo mostra un perfetto allineamento tra le parti riguardo la carrozzeria, nonché la verniciatura ben stesa e priva dell’antiestetico fenomeno “a buccia d’arancia”. Riguardo gli interni, oltre agli immancabili materiali pregiati come la raffinata pelle profusa a piene mani, si riscontra un livello d’assemblaggio eccellente. Passando a trattare della Quattroporte, tanto gli esterni quanto gli interni sono perfettamente comparabili con quelli della rivale con buona pace di quanti ritengono le vetture Made in Germany migliori a prescindere. Inoltre, l’abitacolo della Maserati è più “caldo” e personale rispetto alla Audi, tuttavia non possiamo esimerci dal sottolineare come la rotella di azionamento fari, il pulsante Start/Stop del motore e le levette degli alzacristalli siano gli stessi della produzione Chrysler e Jeep. Detto molto francamente si tratta di una nota stonata, alla quale gli addetti ai lavori Maserati dovrebbero porre rimedio.

“Il canto emozionante del V6 Made in Ferrari”
Certe volte la potenza superiore non è tutto. Prendiamo come esempio il 4.0 TFSI V8 della Audi che ha sì 520 CV, 650 Nm di coppia, quel fantastico sistema “cylinder on demand” che esclude una bancata ai bassi regimi e parecchi altri pregi, ma non assicura le stesse emozioni del V6 3.0 Twin Turbo da 410 CV e 550 Nm. Un propulsore quest’ultimo velocissimo nel salire e nello scendere di giri, contraddistinto da un rombo che “tuona come il carro di Giove” e frutto di quell’esperienza della Motor Valley italiana per eccellenza. Al riguardo, infatti, il motore della Quattroporte non ha la minima parentela con il V6 Chrysler Pentastar, ma è stato progettato dalla Maserati Powertrain in collaborazione con Ferrari Powertrain che ne cura anche l’assemblaggio a Maranello. E tutti questi fattori, ve lo assicuriamo, sono ben percepibili ad ogni metro percorso a bordo di questa splendida vettura.

“Quell’agilità che ancora una volta ti sorprende”
Al volante della Audi S8 il guidatore sportivo può togliersi parecchie soddisfazioni, apprezzando la progressione vigorosa e costante del motore, le veloci cambiate dell’automatico Tiptronic a 8 rapporti e l’assetto tendenzialmente neutro. Assetto avvantaggiato sia dal raffinato layout sospensivo a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink a quattro leve posteriormente, sia dalle sospensioni pneumatiche di serie. Senza dimenticare, inoltre, la proverbiale trazione integrale quattro che assicura massima aderenza ma, nonostante la preponderanza di coppia al retrotreno, lascia spazio a un po’ di sottosterzo nella guida al limite. Quanto allo sterzo, il comando è preciso e abbastanza diretto ma la servoassistenza elettromeccanica non assicura il massimo feedback. Riguardo la Maserati Quattroporte, sulle curve non sembra affatto di guidare una berlina lunga 5,20 metri e dal peso che sfiora le due tonnellate, tanta è l’agilità. In sostanza, gli inserimenti sono veloci, la trazione integrale entra in azione solo quando occorre e non crea sottosterzo, mentre le sospensioni a quadrilateri deformabili e multilink a 5 leve (quest’ultima più raffinata rispetto alla S8) consentono di tracciare traiettorie perfette. Il tutto accompagnato dallo sterzo preciso, diretto e comunicativo. A quest’ultimo riguardo, infatti, la servoassistenza è idraulica poiché ritenuta (a ragione) dai tecnici Maserati la migliore in termini di feedback di guida. Sul fronte motoristico, come abbiamo anticipato poc’anzi il V6 Twin Turbo ha un’erogazione fantastica, sonorità uniche ed è ben assecondato dal cambio automatico a 8 rapporti la cui funzione manuale è attuabile anche con i paddle fissi al piantone. Certo, la Maserati al momento non può disporre di alcune sofisticate soluzioni opzionali per la S8, come a esempio il radar di monitoraggio dell’angolo cieco e altro. Ma per un vero appassionato di automobili è sufficiente avviare il motore realizzato a Maranello per far dimenticare ogni mancanza.

Gian Marco Barzan

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