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F1, analisi post gara: Ricciardo vince nel giorno di Super Alonso

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Daniel Ricciardo vince da autentico campione l’emozionante Gran Premio, confermandosi l’unico pilota in grado di minare le ambizioni dei piloti Mercedes che miravano gradino più alto del podio. Ha azzeccato il momento giusto per fermarsi nella prima parte di gara, mentre la pioggia ha bagnato l’asfalto e sembrava fosse tutto rovinato nel finale, visto che una terza sosta lo aveva riportato indietro. Ma ha saputo rimontar       e e passare Hamilton con una eccellente manovra.
Seconda posizione per un Alonso straordinario, in testa fino a due giri dalla fine ma tradito dall’eccessivo consumo delle gomme, che però che va oltre la macchina, lotta, resiste e arriva al miglior risultato dell’anno. Terzo Hamilton, partito dalla pit-lane, va in testacoda al giro 1 e arriva ultimo al termine del primo giro, ma capace di una rimonta furibonda con la quale prova a giocarsi la vittoria.

L’ennesima gara spettacolare che ci ha tenuti con il fiato sospeso dal primo giro è stata caratterizzata da condizioni di pista umida dopo 16 mesi di gare asciutte fino alla partenza, con sorpassi brucianti e battaglie serrate, ma soprattutto con un vincitore incerto fino a pochi metri dal traguardo. Fino a quando il giovane pilota ex Toro Rosso e HRT, con tutta la determinazione di cui è capace, ha rimontato decimo su decimo su Hamilton e Alonso lottando fino alla fine con i blasonati rivali. All’uscita della prima safety car, Rosberg, Bottas, Vettel e Alonso erano gli unici ad aver già passato la linea del traguardo, perdendo un giro prima di rientrare per il cambio gomme, quello era il momento per esecitare tutto il proprio talento, infatti ha superato Hamilton a tre giri dalla fine e sorpassato Alonso nel passaggio successivo.

Tra i vari episodi registrati sul tracciato dell’Hungaroring, tre sono particolarmente significativi: Il primo riguarda le difficoltà di Mercedes culminati con l’imbarazzante ordine di scuderia non rispettato da Lewis Hamilton. Il secondo riguarda senz’altro Ferrari, visto che in Casa di festeggia il secondo posto come emblema di una rinascita prestazionale ma non si sarà trattato solo di un episodio fortunato? Un azzardo, da parte di una Ferrari audace, che ha dato la possibilità a Fernando di tornare a esaltarsi nella lotta per le posizioni che competono ai piloti del suo calibro. Ultimo ma non meno importante riguarda il problema delle strategie sbagliate, ad esempio il caso della McLaren che ha montato le gomme intermedie dopo il primo pit stop: folli oppure solo molto sfortunati?
Kimi Raikkonen invece ha corso la propria miglior gara della stagione, non tirandosi indietro quando era il momento di flottare contro gli avversari e dimostrando di essere in grado, di poter tirar fuori qualcosa di positivo dalla tanto odiata F14-T. Stendiamo invece un pietoso velo su Ericsson, e parliamo di Sebastian Vettel che, non ha brillato in gara, perdendo due posizioni al via e finendo in testacoda poco dopo il primo pit-stop. Un po’ deludente per un quattro volte campione del mondo, specialmente quando il compagno di squadra finisce sul gradino più alto del podio. E come non criticare le scelte strategiche di casa Williams, con Massa e Bottas richiamati di corsa al pit e mandati in pista con le gomme meno prestanti, accantonate da tutti (o quasi) dopo che la pioggia aveva reso libera la decisione sull’utilizzo dei pneumatici?
Il Direttore Motorsport, Paul Hembery, ha commentato: “Il Gran Premio di Ungheriai ha dimostrato quanto le strategie possano influenzare una gara”, ma alla fine, Daniel Ricciardo ha vinto la gara facendo tre pit stop, partendo con le mescole intermedie e completando tre stint con le soft, con cambi all’ 8°, al 23° e al 54° giro.

ORDINE DI ARRIVO:
1 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault – 70 giri
2 Fernando Alonso Ferrari +5.2
3 Lewis Hamilton Mercedes +5.8
4 Nico Rosberg Mercedes +6.3
5 Felipe Massa Williams-Mercedes +29.8
6 Kimi Räikkönen Ferrari +31.4
7 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault +40.9
8 Valtteri Bottas Williams-Mercedes +41.3
9 Jean-Eric Vergne STR-Renault +58.5
10 Jenson Button McLaren-Mercedes +67.2
11 Adrian Sutil Sauber-Ferrari +68.1
12 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes +78.4
13 Pastor Maldonado Lotus-Renault +84.0
14 Daniil Kvyat STR-Renault +1 giro
15 Jules Bianchi Marussia-Ferrari +1 giro
16 Max Chilton Marussia-Ferrari +1 giro

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