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Assicurazione contro il ritiro della patente, non è come sembra dal nome

imagine 1⁰ luglio 2003. Questa data vi dice qualcosa? Sono ormai 11 anni che conviviamo con la patente a punti, il meccanismo secondo cui ogni automobilista che infrange il codice della strada si vede decurtato un numero di punti in base alla gravità della sua infrazione. Partendo da un ammontare di 20 punti, il guidatore dovrà nuovamente superare l’esame di teoria e di guida nel caso in cui li perdesse tutti, poiché questo comporterebbe la revoca della patente. Oltre a far diminuire la classe di merito, la perdita di punti non favorisce il tanto ricercato risparmio sull’RCA: le compagnie tendono a chiedere premi più alti a chi ha meno punti sulla patente. 

Quali sono le possibili soluzioni per mantenere i punti, oltre ad una guida più attenta? Un espediente per non vederseli decurtare è quello di pagare un sovrapprezzo di 263 euro oltre alla sanzione prevista per l’infrazione. Un secondo possibile rimedio è frequentare un corso tenuto dalle autoscuole, con tanto di esame finale, per ripristino di 6 punti. I corsi tuttavia hanno un costo non indifferente, che può variare da 150 € a 400 €. Per ovviare a questo problema, esiste una particolare polizza chiamata Assicurazione contro il ritiro patente: una garanzia accessoria che procede al rimborso delle spese sostenute per i corsi di aggiornamento organizzati dalle autoscuole, o per l’esame di revisione della patente. In caso di ritiro della patente, solo per le aziende, vi è la possibilità di ricevere una diaria giornaliera, per una durata massima che generalmente non supera i 90 giorni, in caso di sospensione della patente di un proprio dipendente.

Stabilito questo, rimane da capire quanto effettivamente possa essere fruibile tale polizza accessoria: a fronte di un costo aggiuntivo del contratto assicurativo auto infatti, l’assicurato si garantirà delle prestazioni che generalmente non superano i 500 euro (nel caso di perdita parziale di punti, e successivi corsi di recupero di quelli decurtati) o i 1.000 euro (nel caso di perdita totale). Inoltre è assolutamente necessario chiarire che le assicurazioni ricoprono gli eventuali costi di revisione della patente, ma non possono in alcun modo rimborsare chi trasgredisce il codice della strada per la sospensione o il ritiro della patente: questo tipo di copertura è stata vietata dal regolamento dell’ Isvap (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private), perché altrimenti favorirebbe e deresponsabilizzerebbe chi causa incidenti e crea situazioni di pericolo per tutti.

Da una recente indagine ACI-Istat è emerso che molti italiani vorrebbero che il premio RCA fosse legato anche ai punti della patente: forse il senso di responsabilità non è del tutto perduto? Perché non premiare chi guida responsabilmente?

Manuela Caputo

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