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Oggi, giornata mondiale dell'ambiente

 Moltissime sono le cose che si possono fare per aiutare il pianeta e tante le iniziative che domani si svolgeranno in tutta Italia, tutte improntate a divulgare un migliore approccio con l’ambiente e a potenziare buone pratiche nel campo economico e dei consumi.

 Camminare, attivare buone pratiche di sostenibilita’, non gettare mozziconi a terra, e tante altre azioni virtuose che dovrebbero far parte del bagaglio umano ed educativo di ogni cittadino, ma che spesso vengono dimenticate. La Giornata mondiale dell’Ambiente, e’ una buona occasione per ricordarle e per rilanciare tutta una serie di campagne e di iniziative di sensibilizzazione. Ne ricordiamo alcune: contro lo spreco, oggi verra’ presentato a Roma il primo Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Il Piano prevede, tra le altre cose, l’introduzione dell’educazione alimentare ambientale tra le materie obbligatorie delle scuole, una campagna di comunicazione nazionale e regole semplici per le donazioni di cibo invenduto (ogni anno vengono buttati via oltre 12 miliardi di euro di cibo consumabile), con sconti sulle tasse per i rifiuti a chi dona. Sempre tra i banchi di scuola, imparare a riciclare e’ diventato un gioco, infatti Giornata mondiale dell’Ambiente è diventato lo spunto per imparare la filosofia delle 4 R: riduco, riciclo, riuso, ri-creo.

 Quali sono i concetti cardine su cui si fonda la campagna? E’ semplice: salute, educazione, rispetto, sostenibilita’ e impegno comune.
La campagna di sensibilizzazione ambientale e’ rivolta sia a soggetti privati (imprese private, scuole, gestori di spazi ad aggregazione sociale, altre attivita’…) sia a comuni e amministrazioni pubbliche (biblioteche, parchi, uffici, vie urbane…).
Nella giornata di oggi la campagna sara’ presente in alcune citta’: a Milano, Legnano, Torino con il posizionamento di appositi contenitori fuori dai centri commerciali, teatri, cinema, ospedali. Nell’occasione, verra’ anche reso noto il vincitore del concorso per cortometraggi “Basta mozziconi a terra”. Smaltire i rifiuti elettronici. Tre semplici suggerimenti per migliorare le condizioni del nostro ambiente. Il consorzio Ecolight (che si occupa della gestione dei Raee-rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, delle pile esauste e dei moduli fotovoltaici a fine vita) indica tre piccole azioni che ciascuno puo’ compiere per dare il proprio piccolo ma significativo contributo per un ambiente migliore.
Sono già aperte le iscrizioni alla quarta edizione del “Premio Impatto Zero”, iniziativa di Arci che promuove e valorizza le buone pratiche sostenibili di cittadini, associazioni e cooperative: scelte di vita e comportamenti ecologicamente virtuosi che riducono lo sfruttamento di risorse, le emissioni, i rifiuti e contribuiscono a diffondere la cultura della sostenibilita’, migliorando cosi’ anche la qualita’ della vita della comunita’.

 C’e’ tempo fino al 30 settembre per candidare il proprio progetto o azione, iscrivendosi al sito www.premioimpattozero.it. Un focus specifico sara’ dedicato quest’anno alle pratiche di consumo collaborativo e condiviso che vedono sempre maggiore adesione e diffusione anche in Italia, come il car e bike sharing, il car pooling, lo swapping, i gruppi di acquisto solidale.

 Anche le aziende automobilistiche sono impegnate da tempo in piani dazione ecologicamente mirati a ridurre limpronta di carbonio nel mondo.
A questo proposito, essendosi pubblicamente assunto l’impegno di ridurre la propria impronta di carbonio del 10% tra il 2010 e il 2013 e avendo raggiunto tale obiettivo, il Gruppo Renault ha realizzato un primato nell’industria automobilistica.
Tale politica si inscrive nella forte volontà dell’azienda di ridurre i gas a effetto serra (in particolare la CO2) generati dai propri prodotti e attività, per svolgere un ruolo attivo nella lotta contro il riscaldamento climatico a livello mondiale.
Da circa vent’anni, Renault porta avanti una politica ambientale applicandola a tutte le attività dell’azienda. E nell’ottica del continuo miglioramento, Renault si è impegnata a perseguire i suoi sforzi per tutta la durata del piano strategico, con un obiettivo di riduzione media delle emissioni di CO2 del 3% all’anno tra il 2010 e il 2016, in linea con le previsioni di vendita mondiali.

 Grande attenzione è dedicata alla fase di utilizzo dei veicoli, dalla quale deriva la maggior parte dei gas a effetto serra calcolati nell’impronta di carbonio globale. Nel 2013, Renault è diventato il costruttore automobilistico europeo le cui automobili emettono meno CO2 all’utilizzo* – meno di 115 g di CO2/km – grazie a una gamma di veicoli termici sempre più ecologici e all’inedita offensiva di lancio di una gamma di veicoli 100% elettrici.
Poiché l’estrazione delle materie prime necessarie alla fabbricazione dei veicoli è all’origine di una parte rilevante della sua impronta di carbonio, lazienda automobilistica prosegue nella strategia di impiego delle materie riciclate. È in particolare leader nell’integrazione delle plastiche riciclate, con un tasso medio dell’11%, un dato in costante aumento.
Renault sta riducendo le emissioni di anidride carbonica in tutte le sue attività. Le fabbriche tagliano i consumi energetici e fanno un uso sempre maggiore di energie rinnovabili, come nel caso della fabbrica a zero emissioni di CO2 di Tangeri in Marocco. A livello di trasporti logistici, i tassi di riempimento delle bisarche vengono ottimizzate per ridurne il numero. Il Gruppo sta inoltre lavorando per ridurre i gas a effetto serra nelle sue attività terziarie, introducendo strumenti informatici più efficienti dal punto di vista energetico e soluzioni per ridurre gli spostamenti dei lavoratori.
Forte di tale successo, Renault si impegna a proseguire i propri sforzi per tutta la durata del piano strategico, con una riduzione media dell’impronta di carbonio del 3% all’anno tra il 2010 e il 2016, tenendo conto delle previsioni di vendita mondiale del Gruppo.

Redazione MOTORAGE
05/06/2014 – 17:38

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