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Citroën C4 Grand Picasso e-HDI – Test Drive

  I castagni cercavano l’apoteosi, le uve sorvegliavano le voluttuosità umane, e la natura assumeva nuove forme di meraviglia.

 Questo l’ambiente nel quale la versione famigliare della Citroen C4 Picasso, ovvero la C4 Grand Picasso, ha trovato il suo ambiente per proporsi come la novità del marchio baffato.

In oarticolare noi abbiamo voluto provare le voglie e le doti della versione monovolume della C4.

L’offensiva cerca ora una nuova dimensione rispetto alla C4 berlina, perché la Grand Picasso è fatta per offrire nuovi equilibri nello spazio della Citroen C4.

La base portante è ovviamente la nuova piattaforma modulare EMP2 (Efficient Modular Platform 2) che ha reso possibile di allungare il passo a 2,84 m. a vantaggio della modularità (con terza fila di sedili a scomparsa per il trasporto di 7 persone); abitabilità e accessibilità a bordo (soprattutto in fila 3, grazie all’apertura delle porte ottimizzata; volume di carico (bagagliaio più grande di 69 litri (645 litri VDA e oltre 700 litri con la fila 2 tutta in avanti).

Le linee fuide e, grazie anche ai Led, il frontale e la coda tecnologici, qui trovano una differenziazione nella vista laterale, che a nostro avviso conquista ancora più armonia.

 Dentro, in effetti si sta bene: Sarà per lo spazio o per i vari gadget, o meglio ancora per la cura costruttiva. Ciò che ancora non convince completamente (come avevamo scritto anche per la C4 berlina) è il sistema tecnologico per interagire con i programmi di bordo. E’ come un “loft minimal” nel quale hanno voluto concentrare tutte le funzioni tra i comandi dei display. Bello, ma poco funzionale. Avete presente un loft? Ti attrae, ti illumina di immenso, ma lascia qualche dubbio proprio per la ricerca eccessiva della pulizia della plancia.

A bordo in movimento – La massa ridotta, e il trattamento aerodinamico valgono qualcosa in termini di efficienza. Noi ci siamo concentrati sulla e-HDI 115 CV, comprensiva di Stop&Start (che equipaggia tutte le motorizzazioni Diesel).
Si parla di una versione che propone 105 grammi di CO2 con cambio manuale) e consumi misti di 4 l /100 km. Adesso è vero che i dati dei costruttori sono ottimistici, ma nei fatti non siamo lontani.
Niente battaglie in ripresa, quindi, ma un fluido di guida morbido. La 6° marcia sembra i effetti un po’ lunghetta come rapporto al cambio (e come avevamo già detto per la C4), ma è piacevole e divertente.
L’incombere della forza multimediale a bordo resta comunque un incipit, che piaccia o no.
La digitalizzazione con schermo in plancia (quello base da 12”) sono a caccia di innovazione. Ma bisosogna darlo capire anche ai clienti.
C’è tanto, ma non sempre intuitivo da utilizzare per chi non è confortato da sapienze interattive. Poco male: all’acquisto dell’auto Citroën fornisce ogni dettaglio sull’uso del nuovo programma multimedia.

Tante funzionalità sono disponibili a bordo, ne citiamo alcune:

 Memorizzazione e regolazione della velocità – Inizializzazione del sistema bassa pressione pneumatici. FunzioneParkAssist. Le funzioni multimediali, audio e telematica. Il sistema di navigazione. Il telefono.

 Vision 360° – La funzione di visualizzazion e 360° permette di vedere gli oggetti e gli ostacoli che si trovano attorno a Nuova C4 Picasso, per facilitare le manovre ed evitare gli urti. Si avvale di 4 telecamere tra anteriore, posteriore, e retrovisori esterni, La funzione è attiva da 15 km/h, fino al superamento dei 30 km/h.

Il Park Assist è un aiuto attivo per il conducente durante i parcheggi, sia lato strada che a pettine. L’assistenza gestisce totalmente il volante, mentre il conducente si occupa dell’accelerazione, della frenata e dell’inserimento delle marce.

Con il radar situato nella parte anteriore di Nuova C4 Picasso, usato per il regolatore di velocità attivo, questa funzione di sicurezza attiva aiuta il conducente a rispettare la distanza di sicurezza con il veicolo che precede.

Quanto al display panoramico HD 12”, qui possono essere selezionati 2 temi grafici, uno dei quali a stretto ricordo della famosa DS. I due universi grafici disponibili (ma ne arriverà un terzo) è possibile impostare anche dal comando a sinistra del volante, i quadranti, i supporti multimediali, la navigazione: visualizzazione delle informazioni relative alla navigazione.
A qualcuno farà piacere annotare anche le funzione servocomandate per il sedile passeggero, il quale facendo uscire il poggia-gambe, si può sentire come su un lettino di una SPA, lasciando il guidatore al suo destino, solo.
La funzione che Citroën ritiene una “genialata” è la possibilità di caricare una foto personale e renderla una specie di salvaschermo.

 Ma torniamo alla guida – Il servosterzo elettrico è sveglio, diretto e ben concepito per un buon feedback di guida. L’assistenza variabile riesce anche ad adeguare la sensibilità in relazione all’aumento della velocità.
Il raggio di sterzata è quasi una sorpresa per come è contenuto (10,8 m tra marciapiedi).
Se poi si devono andare a guardare i particolari techno, ecco l’avviso di “superamento involontario della linea di carreggiata” (ASL): quello che accade è che a partire da 80 km/h, qui è la vibrazione della cintura di sicurezza ad avvisare come un frullatore chi è al volante di riprendere la retta via. Quanto al motore, fa quello che deve; riguardo al cambio abbiamo già detto, ma all’e-HDi 105 CV poco importa: per viaggiare, inserirsi nel traffico, c’è forza e compostezza sufficienti. Con consumi davvero contenuti.
Massa alleggerita, centro di gravità ribassato e magari le ruote da 17” portano a una sensazione di guida sicura, leggera, molto piacevole.

Fabrizio Romano

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