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Alfa Romeo MiTo Turbo TwinAir 105 CV

  Bicilindrico vivace – Impressioni di guida

L’unica nota stonata, nella vera accezione del termine, che l’Alfa MiTo Turbo TwinAir 105 CV presenta, è lo sgradevole sound del propulsore a due cilindri. Per quanto i tecnici si siano applicati realizzando un sistema di scarico specifico, ben diverso rispetto a Fiat 500 e compagnia bella, la tonalità è lontana dal tipico rombo baritonale dei motori Alfa Romeo. Tutto questo però non sminuisce le qualità del propulsore 0.9 cc che, in virtù di 105 CV, sfiora la ragguardevole potenza di 120 CV/litro. E quanto a prestazioni, la MiTo Turbo TwinAir soddisfa: 0-100 km/h in 11”4/10 e 184 km/h di velocità massima; valori allineati all’Alfa Romeo 147 1.6 Twin Spark 105 CV uscita di produzione nel 2010 per intenderci.

Divertimento tra le curve – Diciamo subito che l’assetto della MiTo TwinAir è all’altezza dell’immagine Alfa Romeo. A tale riguardo, abbiamo percorso un difficile tracciato di montagna apprezzando inserimenti in curva netti, precisi e bene accompagnati dallo sterzo diretto. Difficile, inoltre, che l’avantreno allarghi la traiettoria in uscita di curva. La presenza dell’electronic Q2 infatti, un upgrade dell’ESP che assolve la funzione di differenziale autobloccante, contribuisce a traiettorie neutre e “pulite”. Inoltre, il retrotreno è piacevolmente reattivo senza peraltro generare alcun problema. In sostanza, secondo la nostra opinione l’Alfa Romeo MiTo è più divertente da guidare rispetto alla Giulietta.

Una buona progressione – Selezionando l’Alfa DNA in Dynamic, il propulsore Turbo TwinAir è piacevolmente reattivo superati i 2.000 giri/min., per poi arrivare a “quota” 6.000 molto in fretta. Certo, la particolare sonorità del bicilindrico richiede di “farci l’orecchio” anche da un punto di vista pratico. Al riguardo, in ripresa lo strano ronzio del motore può far credere erroneamente in un “sotto coppia”, ragion per cui si tende a premere l’acceleratore più del dovuto. In sintesi, il motore vanta una buona progressione generale, è ben coadiuvato dal veloce cambio manuale a 6 rapporti, ma non ha il carattere estremo dei veri propulsori Alfa Romeo. E poi, lasciatecelo dire, questa versione da 105 CV dovrebbe essere riservata esclusivamente alle Alfa e invece la ritroviamo su Fiat 500 e 500L. Forse bisognerebbe ricordarsi che al Marchio del Biscione Visconteo spettano di diritto le unità più potenti, a maggior ragione nel caso di un bicilindrico.

Gianmarco Barzan

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