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Sicurezza stradale: la beffa dei manometri starati

  Sono quelli nelle stazioni di servizio.

 Il problema di pneumatici sgonfi o troppo gonfi provoca una serie di molteplici conseguenze negative. Oltre al primo principio, fondamentale, di compromissione della sicurezza durante la marcia, un pneumatico non gonfio alla pressione corretta provoca maggiori consumi e maggiori emissioni di sostanze inquinanti.

 Secondo studi internazionali, l’80% degli automobilisti circola con pneumatici sgonfi. E’ stato calcolato che questo provoca uno spreco di 100 euro in benzina e oltre 144 kg di Co2 emessi in più.

 La soluzione è semplice: controllare la pressione presso le stazioni di servizio.

 Da un’indagine ACI-SicurAUTO.it emerge, tuttavia, uno scenario preoccupante: 9 stazioni di servizio su 10 (su strade urbane, extraurbane e autostradali), hanno manometri per il gonfiaggio dei pneumatici guasti o con margine di errore troppo elevato creando, di fatto, una situazione potenzialmente pericolosa.

 Lungo un percorso di 3.051 chilometri sono stati controllati 298 apparecchi in altrettanti esercizi.

 I risultati sono allarmanti: il 39% dei manometri non gonfia le gomme in misura adeguata (ma il dato visualizzato sul manometro è indicato come preciso), il 36% gonfia le gomme più del dovuto, il 10% fornisce un dato affidabile.

 Ancora una volta, lo scenario evidenzia il livello culturale del problema emerso: nel Centro Italia (86,5%) e nel Sud (75,8%) dove si registra la percentuale maggiore di impianti fuori norma.

 Situazioni assurde – Se, in media, i manometri esaminati sono starati per 0,3 bar, in Campania gli autori dello studio sono incappati in un manometro tarato a -1,95 bar di pressione. Nel Lazio hanno scoperto un manometro che gonfiava con uno scarto di +1,2 bar visualizzati.

 47 Stazioni di servizio (il 16% del campione) avevano i manometri rotti o “non disponibili”. In 10 erano “sotto chiave”. In 3 aree di servizio esaminate bisogna pagare 1 euro per controllare la pressione. A Roma, in Viale Marconi, un distributore chiede 2 euro!

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