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Jaguar XJ My 2014: “Give me four”

  Per la prima volta nella sua lunga storia, la Jaguar XJ impiega un motore 4 cilindri. E’ la dura legge del downsizing, verrebbe da dire, se non fosse che i dati tecnici sono tutt’altro che deludenti. A tale riguardo, infatti, la potenza massima erogata dal 4 cilindri in linea Turbo 2.0 ammonta a 240 CV, consentendo all’ammiraglia di Coventry l’accelerazione 0-100 km/h in 7”5/10. Naturalmente rimangono in gamma anche i motori plurifrazionati; non potrebbe essere altrimenti per un modello che in 45 anni di carriera ha avuto unità 6 cilindri in linea, V12 e, in epoca attuale, V6 e V8.

 Quindici sfumature di classe – Esternamente la Jaguar XJ My 2014 è rimasta praticamente invariata, eccezion fatta per le inedite ruote in lega leggera Manra da 18 pollici. Quanto alle tinte della carrozzeria ve ne sono 15, ovvero: Polaris White, Ebony, Ultimate Black, Stratus Grey, Lunar Grey, Rhodium Silver, Cashmere, Osmium Blue, Dark Sapphire, Caviar, Carnelian Red, Black Amerhyst, Italian Racing Red, British Racing Green e Satellite Grey. Tutti colori che esaltano la linea moderna e nel contempo elegante della XJ, destinata a durare nel tempo.

Salotto inglese – All’interno la XJ LWB con passo allungato sfoggia due sedili posteriori individuali. Si tratta di vere e proprie poltrone reclinabili, caratterizzate tra l’altro da funzioni massaggio azionabili con gli appositi pulsanti ai lati del bracciolo centrale. Ovviamente tale versione Long Wheel Base consente ai passeggeri posteriori di distendere agevolmente le gambe, ma anche di apprezzare un sofisticato impianto infotainement. A questo proposito spiccano i due monitor da 10.2 pollici ad alta risoluzione, collocati sul retro schienale dei sedili anteriori, mentre a livello di risorse vi sono la TV digitale, il DVD player, le immancabili prese USB e un sistema di telefonia wireless. Infine, sempre i passeggeri posteriori possono regolare individualmente la climatizzazione, mentre ai fini di una maggiore privacy è disponibile a richiesta un divisorio elettrico.

 High performance – Per l’appassionato di Jaguar più intransigente il motore 4 cilindri in linea sarà anche la “pietra dello scandalo”, ma molto probabilmente si ricrederà dinanzi alle qualità in campo. Innanzitutto il propulsore, denominato 2.0 i4 turbocharged, vanta l’iniezione diretta di benzina in camera di scoppio, nonché la sovralimentazione con turbocompressore a gas di scarico. Conseguentemente, la potenza massima è di 240 CV a 5.500 giri/min., a fronte di una coppia massima pari a 340 Nm espressa da 2.000 a 4.000 giri/min.. In sostanza, la Jaguar XJ 2.0 non solo è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 7”5/10 e raggiungere 241 km/h di velocità massima, ma anche di contenere il consumo medio in 8,5 litri per 100 km. Merito delle doti intrinseche del propulsore, iniezione diretta in primis, ma anche del sistema Start/Stop comune a tutte le altre versioni. Infine, come avviene per le motorizzazioni di cilindrata superiore, la XJ 2.0 i4 conta sul cambio automatico ZF a 8 rapporti. Salendo di categoria troviamo la versione 3.0 V6, caratterizzata dal motore sovralimentato con compressore volumetrico erogante 340 CV a 6.500 giri/min. e la coppia massima di 450 Nm da 3.500 a 5.000 giri/min.. Tale motorizzazione è associata sia alla versione a trazione posteriore che alla variante integrale AWD, permettendo ad entrambe lo scatto da 0 a 100 km/h in 5”9/10 e la velocità massima autolimitata a 250 km/h. Non manca, inoltre, la motorizzazione diesel che verte sul 3.0 litri V6 con due turbocompressori erogante 275 CV a 4.500 giri/min., nonché 680 Nm a 2.000 giri/min. di coppia massima. Interessanti le prestazioni (0-100 km/h in 6”4/10 e 250 km/h di velocità massima autolimitata), ma su tutto prevale il consumo contenuto. Al riguardo la Jaguar dichiara 6,3 litri per 100 km nel ciclo combinato.

 Il fascino del V8 – Ai vertici della gamma XJ si collocano le motorizzazioni V8, il cui capostipite è il 5.000 aspirato da 385 CV. Quanto basta, grazie anche alla coppia massima di 515 Nm a 3.500 giri/min., per fermare il cronometro a 5”7/10 sullo 0-100 km/h, a fronte della velocità massima autolimitata ai canonici 250 km/h. Per quanti desiderano prestazioni ancor migliori vi è il V8 5.000 sovralimentato con compressore volumetrico, nelle varianti SC e Supersport. Dal canto suo la SC sviluppa 470 CV a 6.000 giri/min. (0-100 km/h in 5”2/10 e 250 km/h), mentre la Supersport eroga 510 CV sempre a 6.000 giri/min. (0-100 km/h in 4”9/10 e 250 km/h).

 Forti emozioni – Il massimo per l’ammiraglia di Coventry è rappresentato dalla XJR, che adotta il motore V8 5.000 sovralimentato in versione da 550 CV. Le prestazioni sono semplicemente impressionanti, come attestano i 4”6/10 necessari per accelerare da 0 a 100 km/h e la velocità massima autolimitata a 280 km/h. In sintesi una vettura che tiene il passo con le più potenti granturismo, rivelando inoltre sorprendenti doti in termini di tenuta di strada, stabilità e maneggevolezza. Anche se, sotto questi aspetti, la “nostra” Maserati Quattroporte ultima edizione rimane ancora la migliore della propria categoria. Patriottismo? No, semplice realtà.

Gianmarco Barzan
26/08/2013 – 19:31

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