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Porsche Panamera – Ha allungato il passo

 Tra le novità introdotte dalla Porsche Panamera restyling, attesa all’imminente Salone di Shangai, vi sono le versioni Executive 4S e Turbo a passo lungo che si affiancano alle configurazioni tradizionali. Tale soluzione migliora lo spazio a disposizione per i passeggeri posteriori, rendendo i viaggi ancor più confortevoli. Evidentemente a Stoccarda hanno considerato come le maggiori competitor della Panamera, ossia Audi A8, BMW Serie 7, Jaguar XJ e Mercedes-Benz, abbiano tutte le rispettive versioni “long wheelbase”. Tipologia molto apprezzata nei mercati emergenti proprio come la Cina.

 I dettagli stilistici che fanno la differenza – La linea della Porsche Panamera non è mai stata un mirabile esempio di understatement, né tantomeno di eleganza. Sono bastati però alcuni interventi mirati, riguardanti principalmente il nuovo design di gruppi ottici e paraurti, che l’insieme è divenuto meno pesante. I miglioramenti sono ancor più tangibili riguardo le configurazioni Executive. Il passo allungato, infatti, rende lo stile assai slanciato e, paradossalmente, la Panamera perde quell’aspetto da “911 gigantesca” criticato da alcuni. Come sempre, infine, l’interno è un capolavoro di materiali raffinati e assemblaggi impeccabili, mentre la moltitudine di tasti intuitivi, l’avviamento rigorosamente a sinistra e il miglior posto guida della categoria fanno sentire a casa anche il più incallito dei “Porschisti”.

 Sotto il vestito, molto – La berlina ammiraglia di Zuffenhausen ha in seno parecchie novità di ordine tecnico, a cominciare dalla configurazione S E-Hybrid. Quest’ultima associa il motore V6 3.0 a benzina (con compressore volumetrico) a un propulsore elettrico erogante 95 CV, alimentato da batterie agli ioni di litio. Conseguentemente, la potenza massima di sistema è di 416 CV, permettendo lo scatto 0-100 km/h in 5”5/10, mentre la velocità di punta raggiunge 270 km/h. Tali prestazioni vengono addirittura poste in secondo piano dai risultati ottenuti in termini di consumi. Al riguardo, la Panamera S E-Hybrid fa segnare una media di 3,1 litri per 100 km nel ciclo combinato, corrispondenti ad appena 71 g/km di CO2.
Infine, la vettura può funzionare con la sola modalità elettrica garantendo un’autonomia massima di 36 km. Nessuna concorrente riesce a fare altrettanto. Passando ad altro argomento, debutta anche un motore 3.0 V6 biturbo a benzina che rimpiazza il V8 aspirato ed è destinato alle Panamera S e 4S. In dettaglio, il V6 a doppia sovralimentazione eroga 420 CV ed è in grado di abbattere i consumi fino al 18% rispetto al “vecchio” V8 che, a titolo di cronaca, sviluppava 400 CV. Al momento le prestazioni non sono state ancora dichiarate, ma in compenso da Zuffenhausen precisano che il V6 Diesel è passato dagli originari 250 CV a ben 300. C’è da scommettere che per i progettisti Porsche, ottenere 50 CV in più dal suddetto propulsore di origini Audi sia stato “un gioco da ragazzi”.

 Addio al cambio manuale? – La Porsche Panamera potrebbe abbandonare definitivamente il cambio manuale, riservato fin’ora a poche versioni, essendoci infatti il sistema PDK a doppia frizione, oppure l’automatico Tiptronic a convertitore di coppia (appannaggio della S E- Hybrid e della Diesel). Entrambe le trasmissioni assicurano passaggi di marcia fluidi e veloci, consentendo un più che buon equilibrio tra alte prestazioni e contenimento dei consumi. In conclusione, la rinnovata Panamera debutterà in Italia a luglio, mentre nel 2014 arriveranno anche le varianti Turbo S e Turbo S Executive.

Gianmarco Barzan
22/04/2013 – 12:54

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