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Dodge Dart GT: “Dna italiano”

 Non è un mistero che la Dodge Dart sia realizzata sul medesimo pianale dell’Alfa Romeo Giulietta, condividendone tra l’altro le sospensioni anteriori McPherson e posteriori a tre leve e mezzo nonché gran parte delle motorizzazioni. E gli addetti al Marchio americano sono molto orgogliosi di questa nobile parentela, frutto dell’alleanza tra Fiat e Chrysler.

 Con SqualoTigre – Oggi la Dart si arricchisce della versione GT contraddistinta dal propulsore 4 cilindri 2.4 Tigershark che, grazie al sistema MultiAir di gestione delle valvole “Made in Fiat”, eroga 184 CV. Valore quest’ultimo non certo da brivido, ma pur sempre un passo avanti rispetto ai 175 “asfittici” CV dell’analoga unità prodotta finora.

 Sul fronte della trasmissione la scelta è tra un cambio manuale a 6 rapporti e l’automatico, anch’esso a sei velocità.

 + cattiva – L’assetto della GT è stato comunque moderatamente irrigidito rispetto alle altre versioni, contando inoltre sulle poderose ruote in lega da 18 pollici. Ruote assai determinanti nel rendere sportivo il look, assieme ai paraurti specifici e ai due terminali di scarico cromati.

 Quanto alla carrozzeria, sono 12 le tinte a disposizione e, fattore raro, nessuna di queste è proposta con sovrapprezzo.
Gli interni sono rivestiti in pelle Nappa e in generale è riscontrabile un’attenta cura nei particolari, tutt’altro che scontata per una Dodge. Evidentemente il gusto italiano ha avuto influssi positivi anche sotto questi aspetti.

 Parte dell’opera, lo schermo TFT da 7 pollici, i sedili anteriori regolabili elettricamente in 10 posizioni, le luci a LED, il climatizzatore a doppia zona.
Purtroppo la Dodge Dart GT non verrà commercializzata in Italia, ma si può sempre pensare agli importatori paralleli.

Gianmarco Barzan
21/01/2013 – 18:12

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