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Maserati Quattroporte: “Tridente d’attacco”

 Impressioni di Guida

Lunga 5.262 mm, larga 1.948 e con passo di 3.171 mm, la nuova Maserati Quattroporte “lancia il guanto di sfida” alle berline ammiraglie di alto lignaggio rispondenti ai nomi di Audi A8, BMW Serie 7, Jaguar XJ e Mercedes-Benz Classe S.

Competitor deciso – Questa volta le carte in regola per impensierire le suddette competitor ci sono tutte, a cominciare dall’abitabilità eccezionale e dalla qualità costruttiva ai massimi livelli. A tale riguardo l’ultima luxury sport sedan del Tridente è prodotta nel nuovo stabilimento di Grugliasco (TO), in cui la tradizionale lavorazione artigianale Maserati è affiancata da tecnologie all’avanguardia per risultati di alto lignaggio.

 Forte ma snella – Lo stile è stato mantenuto snello e pulito, con una linea ininterrotta che si sviluppa lungo l’intera vettura e dà vita a un aspetto muscoloso e nel contempo slanciato ed elegante. Il tutto mantenendo i classici elementi squisitamente Maserati come il profilo della calandra anteriore, i tre piccoli estrattori d’aria sul parafango anteriore e il montante C molto pronunciato. Inoltre, in occasione delle nostre prime impressioni di guida abbiamo potuto constatare con soddisfazione la verniciatura ben stesa e uniforme della carrozzeria, nonché l’impeccabile accoppiamento tra le parti che non dà adito a “luci” eccessive.

Maniaci per forza – Una cura maniacale per il dettaglio riscontrabile anche all’interno grazie agli assemblaggi molto precisi, con buona pace di certi giornalisti ancorati alla sudditanza psicologica nei confronti delle ammiraglie Made in Germany. Sarà anche questione di orgoglio patriottico, la Quattroporte è interamente italiana lo ricordiamo, ma sfidiamo chiunque a trovare un abitacolo più raffinato di questo dove la qualità di assemblaggio si abbina a pellami e legno di altissimo pregio.

Artigiani calorosi, ma… – Un’atmosfera artigianale che richiama le botteghe rinascimentali, ben più calorosa rispetto al grigiore teutonico e semmai paragonabile ai lussuosi abitacoli Bentley. Certo, anche la Quattroporte non è esente da difetti e a tale proposito stonano un po’ la rotella di accensione fari e i tasti al volante (brutti) ripresi dalla ben meno nobile Chrysler 300. Ma visivamente il carry over di gruppo finisce qui, estendendosi solamente laddove l’occhio non vede e riferendosi alla parte elettrica, la stessa della succitata berlina yankee. Quanto al pianale, l’unica parte in comune con la Chrysler 300-Lancia Thema riguarda la zona della pedaliera; il resto è frutto dell’ingegneria Maserati come avremo modo di approfondire.

 Lusso con bella interfaccia – Continuando a disquisire degli interni, essi presentano forme affusolate e avvolgenti che conferiscono al cruscotto e al tunnel una sensazione di leggerezza con pochi precedenti. Come avviene per tutte le Maserati, la Quattroporte offre al pilota un’interfaccia intuitiva e di semplice utilizzo. Al riguardo il cruscotto strumenti contiene contagiri e tachimetro di grandi dimensioni, a fianco di un display TFT 7” dedicato a molte funzioni operative dell’auto. Inoltre, altezza e profondità del volante in pelle sono regolabili elettronicamente, al pari della pedaliera che al tocco di un pulsante davanti al sedile di guida si adatta per il massimo comfort del pilota.

L’equipaggiamento di serie comprende sedili anteriori in pelle riscaldati con regolazione elettrica a 12 posizioni, climatizzatore a due zone (francamente qui si poteva fare di più) e Active Cruise Control. Infine, le parti superiore e inferiore del cruscotto e le imbottiture degli interni sono rivestite in raffinata pelle Poltrona Frau. Soffermandoci sui sedili, posteriormente ve ne sono tre ampi e confortevoli. In alternativa si possono richiedere due sedili singoli che, grazie alla ventilazione e al movimento elettrico, assicurano un relax impareggiabile durante i lunghi viaggi di lavoro. Questi ultimi dispongono come optional gli schermi singoli per l’entertainment, con la possibilità di vedere lo stesso contenuto simultaneamente e individualmente, oppure contenuti completamente diversi. Il sistema permette la riproduzione di audio, video o fotografie da sorgenti esterne nei formati MPEG, WMV, Xvid, MP3, MP4, WMA e AAC.

 La tecnica – Il “cuore pulsante” della nuova Quattroporte è costituito da una gamma motoristica completamente inedita che, secondo la tradizione recente del Tridente, è stata progettata internamente da Maserati Powertrain e viene fabbricata dalla Ferrari a Maranello. In dettaglio, la versione di punta è caratterizzata da un V8 3,8 litri Twin Turbo a iniezione diretta di benzina sovralimentato da due turbocompressori a bassa inerzia. Questi assicurano le alte prestazioni imprescindibili per un propulsore Maserati, riducendo al massimo i tempi di risposta, mentre due intercooler provvedono a raffreddare l’aria prima d’inviarla al motore. La potenza massima è di 530 CV a 6.800 giri/min., mentre il picco di coppia è costante da 2.000 a 4.000 giri/min. e ammonta a 650 Nm. La massima spinta può essere incrementata con la funzione overboost, azionabile dal pilota, a 710 Nm ad un regime compreso tra 2.250 e 3.500 giri/min.. Le prestazioni non richiedono commenti: 0-100 km/h in 4”7/10, 0-200 km/h in 14”7/10, 1000 m con partenza da fermo in 22”7/10 e velocità massima pari a 307 km/h. Da notare che la versione V8 è abbinata esclusivamente alla trazione posteriore.

La seconda opzione è costituita dal V6 Twin Turbo che, contrariamente a molte ipotesi, non è derivato dal V6 Pentastar Chrysler bensì dal V8 Twin Turbo appena citato. Un propulsore al 100% “Made in Modena” quindi, che condivide con il V8 diversi aspetti tra i quali i valori d’alesaggio, il design della camera di combustione, la tecnologia di controllo valvole e l’iniezione diretta. Tale configurazione è abbinata sia alla trazione posteriore sia, per la prima volta nella storia della Maserati, alla trazione integrale a controllo elettronico. La potenza massima è di 410 CV a 5.500 giri/min., mentre la coppia ammonta a 550 Nm a 5.000 giri/min.. Se dotata di trazione posteriore la Quattroporte V6 Twin Turbo accelera da 0 a 100 km/h in 5”1/10 e raggiunge 285 km/h di velocità massima; valori che diventano rispettivamente di 4”9/10 e 284 km/h con il sistema All Wheel Drive. Infine, tutte le configurazioni hanno il cambio automatico ZF AT8-HP70, con tanto di modalità manuali azionabili tramite i paddle fissi dietro il volante, oppure mediante la leva centrale.

Tornando alla carrozzeria, le modifiche apportate al design della Quattroporte non sono unicamente di carattere estetico ma hanno anche permesso un miglioramento del 12% del coefficiente di resistenza aerodinamica, ora pari a 0,31, nonché la riduzione del 24% della portanza rispetto al modello precedente. Tra i segreti di questi risultati eccellenti figura il pianale piatto, realizzato secondo criteri da Formula 1. Passando ad altro argomento, l’ampio utilizzo dell’alluminio ha permesso di ridurre il peso di quasi 100 kg rispetto alla Quattroporte precedente, a tutto vantaggio di prestazioni, riduzione dei consumi e maneggevolezza. Aspetto quest’ultimo favorito anche dalle sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili, un must delle migliori Maserati, e posteriori multilink a 5 leve.

 Al volante – Guidando la Quattroporte V8 sulle tortuose strade della Moyenne Corniche, siamo rimasti favorevolmente impressionati dalle qualità eccelse in termini di tenuta di strada, stabilità e handling. In particolare l’agilità nel passare da una curva all’altra è notevole in rapporto alle dimensioni, mentre il sottosterzo non compare nemmeno sbagliando di proposito le traiettorie. Del resto la distribuzione dei pesi sui due assi è di 50:50, nonostante il motore non sia più collocato dietro l’asse anteriore (soluzione raffinata utilizzata dalla Quattroporte precedente) bensì sopra. Lo sterzo è diretto, preciso e comunicativo e la servoassistenza è completamente idraulica. Secondo i tecnici Maserati, infatti, i layout elettroidraulici non sono ancora in grado di garantire il necessario feedback nelle sterzate improvvise. Su tutto vigila il controllo elettronico di trazione e stabilità MSP, tutt’altro che invadente nella guida sportiva.

Il motore V8 da 530 CV ha una spinta impressionante, tant’è che inserendo la modalità completamente manuale del cambio si arriva in un batter d’occhio al limitatore di giri. Il bello è che la propensione a raggiungere gli alti regimi è persino migliore rispetto al “vecchio” 4.7 aspirato, fattore non certo scontato per una unità sovralimentata del genere. Il tutto accompagnato da un sound corposo ed entusiasmante, specialmente quando si preme il pulsante Sport e si aprono completamente gli scarichi. Quanto al cambio abbiamo usato esclusivamente il setaggio manuale in posizione Sport e i passaggi di marcia sono velocissimi; in altre parole non si fa in tempo a rilasciare il paddle di destra che la cambiata è avvenuta e il propulsore ha già ricominciato a spingere. Per concludere, a costo di sembrare enfatici, la Maserati Quattroporte è davvero una gran macchina e i competitor saranno costretti all’inseguimento.

Gianmarco Barzan
15/01/2013 – 11:58

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