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Lancia Thema 3.0L V6 Multijet II 190 CV

 

 Impressioni di Guida
In viaggio con “l’incompresa”.

Lunga 5.066 mm, alta 1.488 e larga 1.902 mm, la Lancia Thema è una berlina di prestigio che ha (quasi) le carte in regola per combattere con le migliori competitor europee del Segmento E. Purtroppo, però, nel suo primo anno di vita l’ammiraglia italo americana ha fatto segnare volumi di vendita assai distanti rispetto alle concorrenti.

 Il perché è ormai noto, ovvero la presenza esclusiva di motorizzazioni tre litri in un settore dove il downsizing è d’obbligo. In altre parole, rivali come Audi A6, BMW Serie 5, Mercedes-Benz Classe E e perfino Jaguar XF devono il loro successo principalmente ai propulsori attorno ai due litri; cilindrata che peraltro potrebbe riguardare facilmente anche la Thema, attingendo al nutrito “serbatoio tecnologico” Fiat- Chrysler. Conseguentemente, prima di recitare il de profundis nei confronti della Lancia, occorrerebbe riposizionare l’ammiraglia e riconsiderare l’importanza del marchio.

 Esteticamente – Pur essendo in pratica una Chrysler 300 nobilitata dal brand Lancia, la Thema ha uno stile personale. A tale riguardo, la forma scolpita del cofano si lega al fascione e ai parafanghi creando un insieme dalle linee pulite e raffinate. Inoltre, l’alta linea di cintura esprime proporzioni classiche, mentre il limitato ingombro dei montanti e il finestrino laterale fisso sulle porte posteriori contribuiscono ad ottimizzare la visibilità esterna. Molto importanti le guarnizioni triple delle portiere che, grazie anche al montaggio impeccabile, assicurano la massima silenziosità all’interno. Infine, posteriormente i gruppi ottici a LED sono incastonati come gioielli, il portellone presenta un accenno di spoiler e gli scarichi ovali doppi danno l’idea dell’alta potenza in gioco.

 Gli interni – Rappresentano un mirabile esempio di raffinatezza in virtù del vasto impiego di materiali soft-touch, rivestimenti dei sedili in pelle Nappa, plancia sellata in pelle Poltrona Frau e inserti in legno pregiato. I sedili dal canto loro hanno un’inedita architettura con sospensione a serpentina al fine di ottimizzare il comfort; gli anteriori dispongono di regolazioni elettriche, tra cui quella lombare a quattro posizioni. Infine, non mancano i poggiatesta anti colpo di frusta.
La plancia è corredata da cromature discrete, nonché dal cruscotto a doppio cluster con illuminazione Sapphire Blue, la medesima che ritroviamo nei LED dell’abitacolo. Inoltre, al centro della plancia stessa vi è la più grande radio touchscreen del segmento, mentre i nuovi modelli Unconnect Touch racchiudono tecnologie infotelematiche di ultima generazione.

 Se andiamo a caccia di difetti – Essi riguardano il freno di stazionamento a pedale e la modalità manuale del cambio automatico con movimenti trasversali. Entrambi sistemi di provenienza Mercedes-Benz, retaggio dell’esperienza Daimler Chrysler, ma decisamente meno moderni rispetto al freno automatico e alla leva a spingere e tirare che la progenitrice Thesis proponeva già nel 2001. Nei confronti dell’antenata, però, la nuova Thema si prende la rivincita su parecchi altri versanti, compresa la qualità impeccabile nei montaggi. Rimanendo in argomento, l’accoppiamento tra le parti della carrozzeria non evidenzia luci eccessive, la verniciatura appare ben stesa e priva del fenomeno “a buccia d’arancia” e all’interno gli assemblaggi sono da dieci e lode.

 Degne di nota pure le guide di scorrimento dei sedili completamente ricoperte, quando per esempio una concorrente come la BMW Serie 5 le ha solo parzialmente.
Per quanto concerne la tecnica, grazie alla trazione posteriore e alle sospensioni a quadrilateri deformabili, la nuova Lancia Thema preannuncia un grande equilibrio di guida. Siamo ben lontani, infatti, dalle reazioni al volante della prima Thema a trazione anteriore, compresa la 8.32 con motore Ferrari che sotto forte accelerazione sembrava “un cavallo imbizzarrito”. Qui le sinergie tra Fiat e Chrysler hanno dato i massimi risultati, sfruttando un pianale che per merito delle ottime doti intrinseche è andato ad equipaggiare perfino la nuova Maserati Quattroporte. Questa struttura appare sovradimensionata rispetto al motore turbodiesel 3.0 V6 MultiJet 190 CV, oggetto della prova, ma a maggior ragione potrebbe accogliere facilmente il 1.8 da 200 CV che equipaggia la Delta, tanto per ricollegarci al discorso del riposizionamento della Thema.

 Il propulsore – E’ costruito da VM Motori e sviluppato assieme a Fiat Powertrain, eroga 190 CV di potenza massima a 4.000 giri/min. e un picco di coppia pari a 440 Nm da 1.600 a 2.800 giri/min.. Così equipaggiata la Thema può accelerare da 0 a 100 km/h in 9”7/10 e raggiungere la velocità massima di 220 km/h, mentre il consumo medio accreditato nel ciclo combinato è di 7,1 litri per 100 km (corrispondenti a 185 g/km di CO2).

 Su strada – La berlina ammiraglia Lancia si distingue innanzitutto in virtù del notevole comfort di marcia, a cominciare dalla silenziosità eccelsa per continuare nella risposta soft ma non troppo delle sospensioni. A quest’ultimo riguardo, avendo guidato nei dintorni di Detroit la “sorella gemella” Chrysler 300, possiamo confermare come la Thema abbia un assetto decisamente più efficace nei percorsi ricchi di curve. In sostanza, l’apporto dei tecnici italiani è evidente sottoforma di una taratura maggiormente sportiva degli elementi sospensivi, a tutto vantaggio del piacere di guida. Quanto a maneggevolezza, infatti, la Thema è molto vicina al benchmark della categoria che risponde al nome di Jaguar XF; tutto questo nonostante la berlina italo americana abbia un peso a vuoto che sfiora le due tonnellate. Inoltre, escludendo parzialmente i controlli elettronici di assetto (l’ESP rimane sempre vigile) il tipico sovrasterzo di potenza delle trazioni posteriori emerge in modo molto graduale.

 Lo sterzo però è preciso, comunicativo e quasi sufficientemente diretto, mentre i freni hanno un buon attacco e sono pressoché scevri da fenomeni di affaticamento.

Delude, invece, il cambio automatico a 5 rapporti. Si tratta infatti del vecchio sistema NAG Mercedes-Benz, con convertitore di coppia che fa sentire sin troppo la sua presenza e passaggi di marcia tutt’altro che veloci. Forse sarebbe opportuno adottare l’eccellente cambio automatico ZF a 8 rapporti, già utilizzato dalla Thema 3.6 V6 a benzina con tanto di griglia identica a quella della Audi A8.

In sostanza, la Thema ultima generazione è un’auto comoda, sicura e veloce ma necessita soprattutto di motorizzazioni più abbordabili. Senza dimenticare che la Lancia, intesa come marchio, merita ancora un’opportunità; fosse anche l’ultima.

Gianmarco Barzan
20/11/2012 – 19:20

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