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Alfa Romeo 4C: ANTEPRIMA

 “Ci vediamo a Detroit”

 Finalmente sono scesi in strada i primi prototipi dell’Alfa Romeo 4C definitiva, con buona pace di quanti asserivano che tale vettura non avrebbe mai visto la produzione.

 Certo, non sarà un modello destinato a grandi numeri, ma contribuirà a rilanciare l’immagine sportiva e di alta tecnologia del Marchio milanese; brand che negli ultimi tempi ha virato un po’ troppo verso i costruttori generalisti.

 La 4C è attesa al Salone di Detroit 2013, inaugurando di fatto il ritorno dell’Alfa Romeo nel mercato Nord Americano dopo quasi vent’anni di assenza. Analizzando i dettagli, il telaio completamente inedito è un mix di carbonio e alluminio al fine di contenere al massimo i pesi. A tale riguardo, infatti, la massa a vuoto si preannuncia inferiore ai 1.000 kg. Infine, questa avanzatissima struttura è frutto dell’Ingegneria Alfa Romeo con la collaborazione dei tecnici Dallara, ma, contrariamente a quanto ritenuto da molti (anche noi in precedenza, per amore di verità), non è la stessa della KTM X-Bow.

 Quanto all’impostazione tecnica, vengono confermati il motore centrale e la trazione posteriore. Tali caratteristiche, assieme alle raffinate sospensioni a quadrilatero alto (sembrerebbe accantonato il McPherson posteriormente) e al peso contenuto, garantiscono tenuta di strada e maneggevolezza ineccepibili. Ovviamente non mancherà il controllo elettronico di stabilità, regolabile tramite il manettino Alfa DNA, ma rispetto a quanto avviene su MiTo e Giulietta potrebbe essere escludibile completamente.

 “Cuore pulsante” – Sarà un nuovo motore 1750 Turbo benzina, derivato dall’attuale il cui sviluppo risale ai tempi di Arese, costituito da un inedito basamento in alluminio e probabilmente dalla distribuzione a catena. Si tratta in sostanza del primo propulsore al 100% Alfa Romeo dopo parecchi anni, svincolato da sinergie di gruppo; forse verrà proposto in due potenze differenti: 250, oppure 296 CV. Tra le sue peculiarità spiccano l’iniezione diretta di benzina Alfa di quarta generazione, il sistema Scavenging (elimina il ritardo del turbo) e la doppia fasatura variabile.

 Il nuovo motore 1750 verrà prodotto presso lo stabilimento Fiat di Pratola Serra (Avellino) le cui maestranze vantano un’esperienza quasi ventennale nella realizzazione di propulsori Alfa. Sono nati qui, infatti, i Twin Spark 16V, il 2.0 JTS e ancora oggi si produce il 1750 con basamento in ghisa.

 Per restare in argomento produzione, la struttura in carbonio e alluminio verrà realizzata da un’azienda campana, mentre la 4C nascerà nello storico stabilimento Maserati di Viale Ciro Menotti a Modena. Un’Alfa costruita presso il Tridente? Non è la prima volta che avviene; qui uscivano infatti le 8C Competizione e Spider e, la loro alta qualità di esecuzione ha segnato valori mai raggiunti prima da un’auto del Biscione visconteo.

 La linea della 4C definitiva sarà in pratica la stessa, magnifica, del concept che potete ammirare in foto. Opera del Centro Stile Alfa Romeo, nella persona di Alessandro Maccolini in qualità di Responsabile Design del progetto, tale silhouette ha chiare reminescenze “33 2 litri Stradale” nel taglio delle portiere e nel frontale, pur denotando una modernità indiscutibile. Certo, è probabile che i gruppi ottici posteriori e gli specchietti retrovisori saranno di provenienza MiTo, ma a quanti “storcono il naso per questo” rispondiamo che perfino la celeberrima Montreal utilizzava il volante a calice della Giulia, nonché le maniglie interne porta dell’Alfetta GT. E, detto molto francamente, non si è mai lamentato nessuno. Se poi consideriamo che la 4C sarà “la più Alfa tra le Alfa” degli ultimi ventisette anni…

Gianmarco Barzan
22/10/2012 – 13:46

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