MotorAge New Generation

Aprilia RSV4 Factory

  Ulteriori evoluzioni per la “superbike” italiana

 Sembrava non dovessero esserci aggiornamenti per la “belva” della Casa di Noale, che invece, a sorpresa, si presenta all’Intermot di Colonia con interessanti novità a livello elettronico, ma non solo.

 Il model year 2013 doveva essere un semplice facelift, con il classico cambio di colorazioni ed eventualmente qualche ritocco al look. O almeno così ci si aspettava. Al Salone tedesco, invece, l’Aprilia ha cambiato anche denominazione alla sua supersportiva, che dal prossimo anno si chiamerà – non a caso – RSV4 Factory ABS. Fresca di vittoria nel Mondiale Superbike, in un emozionante testa a testa che alla fine ha visto prevalere (di mezzo punto) il proprio alfiere Max Biaggi, la RSV4 si evolve ulteriormente, acquisendo il nuovo pacchetto elettronico APRC e ricevendo – se per qualcuno non fossero sufficienti 180 CV – un’ulteriore iniezione di potenza.

Ritocchi di sostanza – Per quanto riguarda il design, le migliorie sono piccole, ma si “sentono”. Se, infatti, il gruppo ottico anteriore e il fondello del silenziatore riguardano prevalentemente l’estetica, il serbatoio, passato da 17 a 18,5 litri, e i nuovi fianchetti, che ottimizzano la posizione del pilota in sella, costituiscono delle migliorie non certo trascurabili, così come l’abbassamento della sella e il riposizionamento del motore hanno avuto la funzione di ridistribuire i pesi, contribuendo a migliorare la stabilità in frenata.

 Elettronica da gara – Come detto, comunque, le novità più interessanti si presentano “sotto pelle”. La Factory è equipaggiata di serie con l’APRC, pacchetto elettronico ulteriormente evoluto rispetto a prima. A cominciare dal controllo di trazione (ATC), sempre impostabile su otto livelli ma reso più performante e preciso, per passare al sistema anti-impennata (AWC), rivisto nelle modalità d’intervento. Restano invariati, invece, il Launch Control (ALC), che premendo contemporaneamente i due pulsanti del “joystick” a sinistra del manubrio mette a disposizione del pilota la massima accelerazione possibile e il Quickshifter (AQS), che consente cambiate istantanee a gas spalancato e senza premere la frizione.

Sicurezza a 360° Ma non è tutto. Come specifica la nuova denominazione, accanto alle pinze monoblocco radiali della Brembo M430, la Factory guadagna l’Abs di ultima generazione, che offre il miglior compromesso nell’uso stradale e in quello su pista, aggravando il peso complessivo di soli 2 chili, per un totale di 181. Il sistema è regolabile su tre livelli d’intervento: Track, che agisce su entrambe le ruote e massimizza la decelerazione, Sport, che include il sistema antiribaltamento e dosa il suo intervento in base alla velocità e Rain, che limita l’intervento in presenza di fondi con scarsa aderenza. Ovviamente il sistema è completamente disinseribile.

 Ancora più cattiva – Sale, infine, come anticipato, la potenza del V4 di 65°. Grazie al nuovo impianto di scarico e ai ritocchi apportati alla gestione elettronica, la potenza passa da 180 a 184 CV sempre a 12.500 giri, così come la coppia massima sale da 115 a 117 Nm a 10.500. Il prezzo di listino non dovrebbe subire ulteriori ritocchi verso l’alto, considerando che, pur a fronte di una dotazione davvero esclusiva, si partiva già di 20 mila euro tondi tondi. Restiamo comunque in attesa della conferma ufficiale.

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