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Audi R8: “Da Ingolstadt con furore”

 Attesa al prossimo Salone di Parigi, la Audi R8 si presenta rinnovata stilisticamente e tecnicamente senza inutili stravolgimenti che avrebbero finito per snaturarne la forte personalità.

 Tale supercar, realizzata sia in configurazione Coupé che Spyder con motori V8 e V10 in posizione posteriore-centrale, misura 4,44 metri in lunghezza, 1,90 in larghezza ed è alta appena 1,25 metri (1,24 nel caso della decapottabile).

 Stilisticamente nuovi dettagli conferiscono al design un aspetto ancor più moderno, come si evince dal single-frame che si allarga verso l’alto, gli inediti paraurti e le prese d’aria su entrambi i lati arricchite da tre elementi trasversali. Inoltre, vi è uno splitter anteriore in fibra di carbonio rinforzata (CFRP), disponibile a richiesta per la V8 e di serie sulla V10. Tutte le varianti dispongono di fari con tecnologia a LED, di cui gli abbaglianti e gli anabbaglianti alloggiano rispettivamente sopra e sotto le luci diurne. Infine, nei fari sono integrate le luci di svolta statiche.

 L’alloggiamento degli specchietti retrovisori esterni, i side blade e le prese d’aria laterali della R8 V10 plus Coupé sono in fibra di carbonio rinforzata. In particolare i side blade risultano più sporgenti rispetto a quelli della V8, così come le minigonne appaiono leggermente diverse.

 Posteriormente dominano le luci, anch’esse a LED, tra cui spiccano gli indicatori direzionali con fascio luminoso che si sposta verso l’esterno in direzione della svolta; un’esclusiva Audi.

 Dal canto suo il grande diffusore, disponibile a richiesta nella versione in fibra di carbonio rinforzata, è stato collocato più in alto, mentre l’impianto di scarico prevede per tutte le motorizzazioni due terminali rotondi lucidi (di color nero sulla R8 V10 Plus).

 Quanto alle tinte della carrozzeria, la Audi R8 è disponibile nei nuovi bianco pastello ibis e rosso brillante, oltre a quattro colori metallizzati e cinque vernici effetto perla/cristallo. In esclusiva per la R8 V10 Plus viene realizzata anche una finitura opaca. Inoltre, i side blade della coupé sono ordinabili in otto colori, mentre la capote elettrica della Spyder è disponibile nera, rossa o marrone.

 All’interno ancora una volta l’elemento distintivo è l’effetto “monoposto”, ovvero il grande arco che circonda la plancia in corrispondenza del posto guida. Quest’ultimo conserva il classico volante con la parte inferiore della corona appiattita, mentre per quanto concerne i rivestimenti la scelta è tra una combinazione di Alcantara e pelle, oppure la pelle Nappa. Da notare che sulla Spyder una speciale pigmentazione dei sedili riduce il surriscaldamento causato dai raggi solari.

 A livello tecnico la supercar degli anelli dimostra la grande competenza Audi in termini di materiali ultraleggeri, tant’è che la carrozzeria in alluminio con tecnologia ASF pesa appena 210 kg nella versione coupé, che diventano 216 kg per la Spyder. Rimanendo in argomento, la massa a vuoto della R8 Coupé è pari a soli 1.560 kg (1.660 kg la Spyder), mentre la R8 V10 plus (disponibile unicamente in versione Coupé) ferma l’ago della bilancia a 1.570 kg.

 Il propulsore V8 4.2 FSI conferma la lubrificazione a carter secco ed eroga 430 CV di potenza massima a 7.900 giri/min., rendendo disponibili 430 Nm di coppia tra 4.500 e 6.000 giri/min.. Optando per il fantastico cambio manuale a griglia aperta, con la Coupé lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 4”6/10 e la velocità massima è di 302 km/h; scegliendo l’S tronic il cronometro segna 4”3/10 e 300 km/h. Sulla R8 Spyder i tempi sono rispettivamente di 4”5/10 e 4”8/10, a fronte della medesima velocità massima di 300 km/h.

 Il motore V10 5.2, anch’esso con lubrificazione a carter secco, sviluppa 530 Nm di coppia a 6.500 giri/min. e una potenza massima pari a 525 CV a 8.000 giri/min.. Quanto basta per assicurare alla Coupé l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3”9/10, nonché 316 km/h di velocità massima con il cambio manuale, che diventano 3”6/10 e 314 km/h scegliendo la trasmissione S tronic. Quest’ultima, per la prima volta sulla R8 è a doppia frizione e assicura passaggi di marcia estremamente veloci e praticamente impercettibili; un gran bel progresso rispetto alla precedente trasmissione a frizione singola invero piuttosto lenta e poco confortevole.

 Continuando nella disanima prestazionale, la Audi R8 Spyder V10 accelera da 0 a 100 km/h in 4”1/10 e raggiunge 313 km/h di velocità massima con cambio manuale; optando per l’S tronic il cronometro segna invece 3”8/10 e 311 km/h.

 La versione top di gamma è la Audi R8 V10 plus, disponibile esclusivamente con carrozzeria Coupé, il cui V10 pur mantenendo inalterata la cilindrata sviluppa 550 CV a fronte di un picco di coppia pari a 540 Nm.. Lo scatto da fermo a 100 km/h avviene in 3”8/10 e la velocità di punta giunge a 319 km/h con cambio manuale; valori che diventano rispettivamente di 3”5/10 e 317 km/h richiedendo l’ S tronic a doppia frizione.

 Trazione integrale permanente su tutte le versioni, con nettissima preponderanza di coppia al posteriore che scongiura il tipico sottosterzo di molte altre Audi. Quanto alle sospensioni, sia all’avantreno che al retrotreno alloggiano i doppi bracci triangolari in alluminio forgiato; schema che consente un ottimale recupero di camber in curva. A titolo di confronto, la celebratissima Porsche 911 ultima edizione conserva il più semplice layout McPherson all’avantreno, prendendosi però una rivincita con lo schema multilink a cinque leve situato al retrotreno. Tutte queste pregevoli soluzioni tecniche sono coadiuvate dal controllo elettronico di stabilizzazione ESC, il quale offre una modalità sportiva e può anche essere completamente disattivato, al contrario di quanto avveniva con la precedente versione. In conclusione, la nuova Audi R8 sarà disponibile per i clienti europei a fine anno; in Italia il prezzo di partenza sarà di 116.900 euro per la versione V8 Coupé.

Gianmarco Barzan
30/07/2012 – 11:04

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