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Audi City: il debutto del cyberstore metropolitano

 Nel cuore di Londra, inaugurato il primo showroom digitale Audi

 Peter Schwarzenbauer ha dichiarato: “I Clienti riceveranno unassistenza ?personalizzata senza precedenti”. Se la promessa è valida ne vedremo delle belle.

 Con l’apertura di oltre 20 showroom digitali in metropoli internazionali entro il 2015, ?Audi vuole inaugurare un nuovo capitolo nel futuro del settore automotive: Audi City, uno store di nuova concezione.

 Il primo showroom è stato aperto a Londra, nelle vicinanze di Piccadilly Circus. Qui, lintera gamma di modelli del Marchio viene esposta in modo completamente digitale.

 Entro il 2015 Audi aprirà più di 20 store in tutto il mondo, in esclusive zone, dove anche il futuro di Audi City sarà la vetrina per presentare nuovi servizi di mobilità e prossimi modelli a trazione elettrica.

 Il sistema digitale utilizzato consente di esporre allinterno di un unico store lintera gamma e tutti i dettagli relativi, quali colori carrozzeria, equipaggiamenti a richiesta e funzionalità aggiuntive.

 In questo modo si potrà scegliere digitalmente tra più di centinaia di milioni di configurazioni possibili, riprodotte in modo realistico in scala 1:1 sulle pareti circostanti. Sarà inoltre possibile visualizzare singoli dettagli tecnici, quali catena cinematica, costruzione della carrozzeria o tecnologia LED, rendendo intuitiva la comprensione delle diverse innovazioni. ?

 Come spiega Schwarzenbauer. “Audi City regala unesperienza direttamente nella vita reale, ma indissolubilmente legata all’offerta on-line”. ?

 Il personale, inoltre, avrà alle spalle un percorso di studi nel settore informatico, per poter illustrare con la massima competenza il mondo digitale di Audi City.

 Audi City, vendite a parte, dovrebbe diventare un punto dincontro, con gli store che fungeranno anche da forum per dialogare su tematiche non direttamente collegate allambito strettamente automobilistico, tipo letture, tavole rotonde e mostre su argomenti quali lo sviluppo urbano e la mobilità oppure su arte, cultura e design.

Fabrizio Romano
19/07/2012 – 17:57

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