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26a Biker Fest: la Daytona italiana

 Questo il paragone sentito durante la quattro giorni motociclistica di Lignano Sabbiadoro, location del nuovo format in cui si è svolta la 26a Biker Fest International. 
Per la prima volta in Italia è stata utilizzata un’intera città balneare come piattaforma per l’evento e viste le temperature al di sopra dei 30°, gran parte dei partecipanti ha potuto godere delle ben note spiagge lignanesi.

 Oltre 30.000 i centauri giunti da tutto il mondo per un weekend praticamente estivo 
fatto di spettacoli e appuntamenti unici, suddivisi nelle tre zone all’interno di una Lignano letteralmente invasa da motociclisti di ogni sorta.

 L’area principale (Luna Park), capeggiata dalla moto più grande del mondo (ufficialmente riconosciuta dal Guinness World Records), ha concentrato in sé la maggior parte degli stand internazionali, un centinaio tra customizer, abbigliamento, aftermarket motociclistico, enogastronomia e artisti d’ogni genere, provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, sommati alle principali attrazioni “mobili” quali gli spettacoli di Stunt Men e Freestyle Motocross, il grandioso tracciato riservato all’Enduro e i motogiri in partenza due volte al giorno, oltre a 10 spalmati nei 4 giorni.

 Spostandoci invece verso Terrazza a Mare c’era poi uno dei maggiori motivi d’orgoglio per questa nuova Biker Fest: il Bike Show, sviluppato internamente alla struttura e fin dentro ai locali, incorniciato dalla spiaggia di Sabbiadoro e dal Mar Adriatico, ha radunato Special da capogiro che si sono sfidate nel concorso di Bike Builders più ambito nel Bel Paese: la finale dell’Italian Motorcycle Championship (con in palio 3 voli per la Daytona Bike Week) e l’unica tappa italiana del campionato mondiale AMD, che ha spedito alla finale di Sturgis la migliore tra le presenti. Cento le moto in concorso, tutti pezzi unici e tutti creati per vincere, hanno visto trionfare nell’Italian Motorcycle Championship le Special di Boccin Custom Cycles, Asso Special Bike e l’udinese Ferruccio Codutti, che a Marzo 2013 voleranno
a Daytona, mentre per quanto riguarda il campionato AMD il Best in Show se l’è aggiudicato Custombike con una vintage racer da brivido, che a detta di Neil Blaber, Competition Director dell’AMD, farà sognare anche il popolo americano a Sturgis. A Terrazza a Mare era presente anche l’affascinante Custom Painting Show, alla sua 7a edizione, parentesi artistica della manifestazione con aerografisti e pinstriper da tutta Italia che hanno decorato in tempo reale una fiancata di serbatoio dando vita a opere d’arte sui temi del cinema di Quentin Tarantino e del guru Kustom Ed “Big Daddy” Roth. Negli stessi locali era visibile la mostra permanente di artisti internazionali del calibro di Maurizio Forestan, Giorgio Guazzi, Danilo Straffi, Lara Cassanelli, Mario Leuci e Gianfranco Filippini.

 Il lungomare portava poi alla terza area, Piazza Marcello D’Olivo, quella del Tenda per gli abituè, occupata dalle Case Ufficiali (Harley-Davidson, Victory, Polaris, Indian, Kawasaki, Aprilia e Moto Guzzi) presenti con i Demo-Ride dei modelli 2012, nonché da Faster96 con un il banco prova pronto a far scatenare (misurando gratuitamente) tutti i cavalli della vostra due ruote e rimapparvi la centralina in uno schiocco di dita. Lo spazio restante era occupato dallo stand di Andreani Group (specialisti in ammortizzatori) e da “QuelliDellElica” con le loro BMW.

 La domenica è stata un vero e proprio tributo all’American Way of Life, con l’annuale US Car Reunion, giunta alla 17a edizione, che ha offerto un ultimo grande spettacolo fatto di una quarantina tra Muscle Car, Pick Up e Auto d’Epoca, tutte rigorosamente Made in USA, che hanno maestosamente sfilato per l’intera città, incantando i più piccoli e stregando i più grandi.

 In molti hanno già confermato la loro presenza per l’edizione 2013, prenotando gli spazi e premiando la nuova formula adottata dagli organizzatori, che si qualifica come la nuova vacanza Biker europea. Questa è stata la rivoluzione della Biker Fest International. Un grande cambiamento, un grande passo avanti e un grande successo, pronto a ripetersi già dal prossimo anno con una formula sempre migliore e con l’obiettivo di consacrare Lignano Sabbiadoro come la Daytona italiana.

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