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AMG-Ducati: il divorzio

 A pochissimi giorni dalla conferma ufficiale del matrimonio tra Audi e la Casa di Borgo Panigale, la Mercedes ha immediatamente rescisso il contratto di collaborazione iniziato a fine 2010.

 C’era da aspettarselo. Dopo essere stata fino all’ultimo in pole position per l’acquisto della Ducati, messa in vendita dalla famiglia Bonomi per 860 milioni di euro, la Mercedes ha immediatamente chiuso ogni rapporto di collaborazione con la Casa bolognese, passata definitivamente nelle mani dei “rivali” tedeschi dell’Audi.

 Le dichiarazioni ufficiali – Sembrava iniziato tutto sotto i migliori auspici il sodalizio fra l’AMG e i vertici di Borgo Panigale: prima con la presentazione in comune, sul nuovo circuito di Modena, della SLS 55 AMG e della Ducati Streetfighter 848 (entrambe in livrea gialla), poi con la realizzazione di una versione speciale della Diavel, marchiata proprio AMG e, dulcis in fundo, con la fornitura di vetture Mercedes-AMG ai vertici della Ducati.
Nessuna particolare sorpresa, quindi, di fronte alle dichiarazioni del quartier generale di Affalterbach, alla notizia della cessione del marchio italiano alla Casa dei Quattro Anelli: “Dalla fine del 2010 è stata in atto una fruttuosa cooperazione di marketing fra AMG e Ducati. Lacquisizione dellazienda da parte di un costruttore concorrente ha comprensibilmente provocato linterruzione di ogni ulteriore collaborazione”.
Semmai, a lasciare un po’ più perplessi è la smentita circa un reale interessamento di Daimler: “Lacquisizione di Ducati non è mai stato il nostro obiettivo, che resta quello di sviluppare e produrre auto sportive premium”.

 Sparisce il logo – Che sia vero o no, poco importa: ormai la Casa italiana è entrata a tutti gli effetti nell’orbita del Gruppo Volkswagen. E qualcuno, solo se attento, riuscirà a notare la differenza sulle MotoGP di Valentino Rossi e Nicky Hayden, dal Gran Premio di Valencia di ieri prive di logo AMG sulle carene.

André Rossi
30/04/2012 – 17:58

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