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Mini Roadster – Apertura per due.

 Il Salone dell’Auto di Detroit svela in anteprima mondiale la Mini Roadster, la prima scoperta due posti secchi del marchio anglo-tedesco. Le forme sono compatte, come si conviene alla piccola Premium che tanto successo ottiene dal suo ingresso sul mercato, ma basse e slanciate per effetto del parabrezza molto inclinato. La capote in tela si ripone dietro i sedili in un apposito scomparto e, quando abbassata, lascia a vista solo i due roll bar di sicurezza, fondamentali in caso di ribaltamento.

 La scocca ha subito notevoli rinforzi (come ad esempio nella zona del parabrezza) per raggiungere un adeguato livello di rigidità torsionale in conseguenza dell’eliminazione del tetto. La capote è ad azionamento manuale ma richiede sforzo minimo e si ripiega (o si chiude) con grande facilità.

 Per tutte le Mini Roadster ci sono di serie, tra gli altri, airbag frontali, laterali e per la testa, servosterzo elettromeccanico, Dynamic Stability Control, ESP che integra l’ABS.

 Il nuovo modello si presenta in tre versioni benzina (MINI Cooper 1.6 Roadster da 121 CV, MINI Cooper S Roadster con 181 CV e, in cima alla gamma, MINI Cooper S John Cooper Works Roadster da 211 CV) e una a gasolio (Mini Cooper SD Roadster da 143 CV).

 Marchio globale – Ian Robertson, membro del board BMW e Responsabile Vendite e Marketing per Mini ha dichiarato: “Chi avrebbe pensato che in appena dieci anni la MINI sarebbe diventata un marchio globale leader nel segmento delle piccole auto premium? Bene, io e tutto il Gruppo BMW ci abbiamo creduto. E dopo aver prodotto lo scorso anno la nostra 2milionesima MINI, vi sono almeno un paio di milioni di altre persone che ci hanno creduto. 

 Il 2011 è stato il migliore anno in assoluto per il Gruppo BMW. Gli ottimi risultati hanno riguardato anche Mini, che ha visto crescere le immatricolazioni in tutto il mondo del 22% rispetto all’anno precedente a 285 mila unità. Il mercato principale resta l’America dove sono stati venduti oltre 57 mila esemplari, il 26% in più sul 2010. La rete statunitense, nel medio termine, verrà ulteriormente potenziata con l’apertura di altri concessionari ufficiali, che porteranno il totale a 125.

Alvise Seno
31/01/2012 – 11:42

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