MotorAge New Generation

Jaguar XKR-S Convertibile

 “Gentleman driver, start your engine”

 Potenza massima di 550 CV, accelerazione 0-100 km/h in 4”4/10 e velocità di punta autolimitata a 300 km/h, rappresentano il “biglietto da visita” della Jaguar XKR-S Convertibile, presentata al Salone di Los Angeles. Si tratta della vettura scoperta più potente e veloce mai realizzata a Coventry, nata dalla XKR-S Coupé.

 In dettaglio, il propulsore è l’AJ-V8 5.0 interamente in alluminio, giunto alla terza generazione e caratterizzato dall’iniezione diretta di benzina e fasatura variabile delle valvole. La sovralimentazione prevede un compressore a doppia turbina tipo Roots, più efficiente del 20% a livello termodinamico rispetto al predecessore. Tale sistema d’induzione forzata è collocato, assieme a due intercooler, nella “V” dei cilindri. L’impianto di scarico Performance Active asseconda le alte prestazioni, diffondendo con vigore il sound in “stile yankee” del V8 con manovellismo a croce. Il cambio è l’automatico a 6 rapporti comune alla versione coupé, molto veloce nel salire di marcia e non altrettanto in scalata.

 Dal punto di vista strutturale, al pari delle altre XK, la scocca e il telaio sono realizzati in alluminio rivettato; tecnologia proveniente dall’industria aerospaziale. Conseguentemente, la XKR-S Convertibile ferma l’ago della bilancia a soli 1.795 kg e dimostra prestazioni, agilità, tenuta di strada e raffinatezza di guida notevoli. Da questo discorso non esula certo la più che buona rigidità torsionale, pari a 16.500 Nm per grado. A onor del vero la XKR-S Coupé, grazie al tetto fisso, ottiene un risultato nettamente migliore: 28.400 Nm per grado.

 Rispetto alla “normale” XKR Convertibile, le masse non sospese appaiono ridotte di circa il 5% in virtù dei cerchi in lega leggera forgiati da 20 pollici. Questi ultimi sono abbinati a pneumatici Pirelli P-Zero, con misure 255/35ZR20 anteriormente e 295/30ZR20 posteriormente. Il Dynamic Stability Control è configurato per assecondare nella miglior maniera possibile le esigenze dei piloti sportivi. In modalità Trac DSC, le impostazioni riguardanti la trazione, la stabilità e l’Active Differential, riducono i livelli d’intervento, permettendo di sfruttare appieno e in tutta sicurezza l’esaltante guidabilità. Inoltre, fattore più unico che raro, il DSC può essere completamente disattivato, restituendo il piacere di gestire integralmente il tipico sovrasterzo di potenza dovuto alla trazione posteriore.

 L’impianto frenante Jaguar High Performance, di serie, ha dischi da 380 mm all’anteriore e 376 mm al posteriore, abbinati alle pinze in alluminio. Quanto alle guarnizioni d’attrito, esse sono maggiorate del 44% davanti e del 31% dietro, rispetto alla XK.

 Le sospensioni mantengono il raffinato layout a quadrilateri deformabili all’avantreno e multilink al retrotreno, presentando importanti aggiornamenti finalizzati alle alte prestazioni. In particolare spicca l’inedita articolazione dello sterzo nel doppio braccio trasversale anteriore, che aumenta la rigidezza di campanatura del 23% e perfeziona tanto la precisione, quanto la risposta dello sterzo stesso. I supporti superiori degli ammortizzatori posteriori sono ulteriormente irrigiditi rispetto alla XKR-S Coupé; al tempo stesso l’effetto sterzante delle ruote motrici è stato ottimizzato per migliorare l’agilità. La flessibilità anteriore e posteriore risulta aumentata del 28%, mentre uno specifico programma delle sospensioni “intelligenti” Adaptive Damping massimizza il controllo, la trazione e l’aderenza.

 Passando ad altro argomento, i tecnici di Coventry hanno apportato alla XKR-S Convertibile radicali modifiche stilistiche e aerodinamiche. Queste ultime sono finalizzate a garantire il massimo downforce; elemento indispensabile per una vettura capace di raggiungere i 300 km/h. Anteriormente, le linee verticali scendono dai bordi della presa d’aria ovale fino al nuovo paraurti. Quest’ultimo incorpora una feritoia ampia e bassa, un ripartitore in fibra di carbonio e i convogliatori laterali raddoppiati. Ai bordi del paraurti, elementi verticali incanalano l’aria sotto i lati della vettura contribuendo a massimizzare la stabilità. Posteriormente figura un’ala, abbinata al convogliatore munito di diffusore in fibra di carbonio. Il risultato è la riduzione complessiva della portanza pari al 26%, nonché un bilanciamento aerodinamico ottimale che mantiene la vettura “incollata” alla strada.

 All’interno spiccano i sedili in pelle e fibra di carbonio Jaguar Performance, forieri del miglior sostegno possibile per guidatore e passeggero, durante le curve ad alta velocità. Infine, l’esemplare che state ammirando sfoggia la tinta Polaris White per la carrozzeria, non esattamente un inno all’understatement. Ma ci sono altre cinque possibilità di scelta e, parafrasando il grande Henry Ford, potremmo affermare “sceglietela del colore che desiderate, purché sia British Racing Green”.

Gianmarco Barzan
18/11/2011 – 10:56

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