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Honda CBR 1000 RR: migliorie senza rivoluzioni

 La Honda ha presentato il model year 2012 della CBR 1000 RR. La supersportiva della Casa giapponese è stata aggiornata non solo con ritocchi estetici, ma anche nella ciclistica. Tutto, comunque, nel solco della tradizione e senza particolari stravolgimenti

 Sarà presentata all’Eicma di Milano (8-13 novembre) per poi debuttare nelle concessionarie della Casa giapponese per fine anno. Si tratta della Honda CBR 1000 RR Fireblade, “millona” sportiva che, forte dell’equilibrio che da sempre la contraddistingue, si aggiorna per vedersela ad armi pari sia con le altre jap Yamaha R1, Kawasaki ZX 10R e GRSX-R 1000, sia con le europee BMW S 1000 RR, Aprilia RSV4 e Ducati 1198. Ecco cos’è cambiato.

 Caratteristiche – A livello estetico, accanto alle nuove colorazioni Pearl Sunbeam White, Victory Red e Graphite Black, è stato montato un nuovo cupolino. Inoltre, sopra all’ormai consolidato telaio romboidale a doppio trave in alluminio pressofuso, troviamo la carena a strati che migliora l’aerodinamica e contemporaneamente l’efficienza del sistema di raffreddamento. Completa il quadro il codino rimodellato che rende il look complessivo ancora più sportivo e dinamico. Per quanto riguarda la ciclistica, i tecnici Honda si sono concentrati su sospensioni e ruote, al fine di rendere la già agile CBR ancora più maneggevole, ottimizzando al contempo trazione e frenata. Grazie all’esperienza maturata nelle corse, in particolare nella Superbike giapponese, è stata introdotta per la prima volta su una moto di serie la sospensione posteriore con ammortizzatore del tipo Balance Free Rear Cushion. Questa soluzione consente uno smorzamento superiore in tutte le fasi della guida, garantendo il miglior assorbimento delle asperità e anche una trazione più efficace. In più, per consentire regolazioni più facili e veloci, i dispositivi di taratura della compressione e dell’estensione sono stati posizionati in cima all’ammortizzatore. Nuovi anche i cerchi di alluminio a 12 razze, con gomme da 120/70 all’anteriore e 190/50 al posteriore, e i freni con pinze ad attacco radiale che mordono un doppio disco da 320 mm davanti e un disco singolo da 220 mm dietro.

 Motore e dotazioni – Equipaggiata con un 4 cilindri in linea di 999 cc da 178 CV a 12.000 giri e 112 Nm a 8.500 giri, la CBR 1000 RR dovrebbe garantire prestazioni in linea con le concorrenti, forte anche di un peso contenuto in 200 kg in ordine di marcia. Il sistema d’iniezione elettronica è stato riprogrammato; le nuove mappature promettono una risposta ancora più immediata quando si spalanca il gas, ma anche una fluidità e una progressione migliorate, per evitare brusche reazioni in apertura. La nuova Fireblade monta una forcella telescopica rovesciata Showa da 43 mm con tecnologia BPF (Big Piston Fork), un sistema che utilizza un maggiore volume d’olio di smorzamento per aumentare il feeling con l’avantreno in tutte le condizioni. Immancabile, per chi ama cercare il limite in pista, l’ausilio della frizione antisaltellamento, mentre il nuovo ammortizzatore di sterzo migliora la stabilità in accelerazione e alle alte velocità e, al contempo, offre una buona manovrabilità alle basse andature. Per quanto riguarda la strumentazione, infine, ora completamente digitale, sono stati aggiunti il cronometro e l’indicatore di marcia, mentre il contagiri è dotato di quattro differenti modalità di visualizzazione.

 Disponibile anche in versione C-Abs a controllo elettronico, la nuova CBR 1000 RR non darà dotata, come molti si attendevano, del sistema ride-by-wire. La Casa dell’Ala non ha ancora comunicato i prezzi, che non dovrebbero distaccarsi di molto da quelli del precedente modello: 15.690 euro per la “base”, 16.690 per la variante dotata di Abs.

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