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Checa, Davies e Giuliano campioni del mondo

 È stata una stagione davvero speciale per Carlos Checa, che in sella a una Ducati satellite ha conquistato il mondiale Superbike davanti agli italiani Marco Melandri e Max Biaggi, rispettivamente, su una Yamaha e un’Aprilia ufficiali. Quest’anno, infatti, la casa di Borgo Panigale ha deciso di concentrare tutte le risorse nella MotoGP e nel tanto atteso arrivo di Valentino Rossi. Ad aggiudicarsi il campionato Supersport è stato invece Chaz Davies, del team Yamaha ParkinGO, mentre Davide Giugliano, del Ducati team Althea Racing (lo stesso di Checa), ha vinto il titolo nella categoria Superstock 1000. A festeggiare queste tre importanti vittorie, oltre a squadre e piloti, è stata la Brembo, la Casa italiana che da anni fornisce i suoi impianti frenanti alle moto da competizione.

 Superbike – In questa classe, per regolamento, vengono impiegati solo modelli derivati dalla produzione di serie, ma con ampie possibilità di elaborazione (scarichi, centraline, motore ecc.). In particolare, la Ducati 1198 di Checa è stata equipaggiata con un impianto costituito da dischi da 320 millimetri di diametro e 6 millimetri di spessore, una pompa ricavata dal pieno 19×18 e pinze di alluminio litio.

 Supersport – Le differenze con la Superbike sono principalmente di cilindrata. In questa categoria possono essere schierate bicilindriche fino a 750 cc, con un peso minimo di 166 kg, tricilindriche fino a 675 cc, con un peso minimo di 162 kg, e moto a 4 cilindri di 600 cc, a partire da 158 kg. Rispetto all’impianto originale, il regolamento consente di modificare solo i dischi e le pastiglie. Per la YZF R6 di Davies, il team Yamaha ParkinGO ha optato per dischi da 310 millimetri, spessi 5,5 mm e per pastiglie Brembo Z04.

 Superstock – Norme ancora più severe in tema di preparazione per questa serie, in cui le moto possono essere alleggerite solo di 12 kg: testata e distribuzione del motore non possono essere modificate, così come basamento, albero, cilindri, pistoni e bielle; inoltre, non si può intervenire su cambio, telaio e forcellone. Per quanto riguarda i freni si possono solo incrementare (al massimo del 20%) lo spessore dei dischi e sostituire le pastiglie. All’impianto frenante della Ducati 1098 R di Giugliano è stato ritenuto opportuno sostituire solo le pastiglie, ancora una volta le Brembo Z04.

Autore/i: André Rossi
Pubblicazione: 20/10/2011 – 12.54
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