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MotoGP Assen 2011: Furia Texana

Stravince Ben Spies, che lascia dietro Stoner e Dovizioso. Rossi quarto. Simoncelli si porta in terra Lorenzo, inviperito.

 L’americano Ben Spies si invola subito con la sua Yamaha tinteggiata per l’occasione celebrativa. Su una pista che gli piace dai tempi in cui dettava legge e lezioni in Superbike, il texano si esalta e mantiene ritmi da record fino al traguardo. Perfino le due Honda dietro desistono dopo un po’ dal tentativo di inseguirlo: Stoner – “Dopo i primi giri ho provato, ma poi ho capito che avrei dovuto prendere troppi rischi, Spies era perfetto e volava” – e Dovizioso, che si preoccupa di tenere la terza posizione.

 Tanto dietro c’era il vuoto olteconfine, dopo che Simoncelli (Honda Gresini)i, forte della pole, andava a combinare un altro disastro; e subito, in partenza, quando per cercare di passare d’azzardo la Yamaha di Lorenzo andava a perdere il controllo della moto e si portava a rovistare il terreno anche lo spagnolo. Il quale, già inacidito per i trascorsi, se l’è presa parecchio, fino a dire con la bile in mano “Simoncelli è un incoscente. Se gli volete bene, o gli fate cambiare mestiere, oppure qualcuno gli spieghi che questo è uno sport pericoloso. La mia considerazione per lui è zero”.

 In realtà anche altri si sono trovati a rotolare al primo giro, il che rimette i punti domanda sul discorso gomme, che faticherebbero ad andare in temperatura. Bridgestone darà la sua risposta.

 Intanto, ad avere tratto vantaggio dalla riduzione dei piloti in gara è stato Valentino Rossi, che ha portato la sua nuova Ducati 11.1 al quarto posto. Ma i tempi del cronometro dicono che dovrà lavorare duro col suo team.

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