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Tempi duri per Bertone

.Le auto del museo in vendita.

 A “sfregarsi” le mani è la casa d’aste RM Auctions e un esercito di collezionisti. Ma il vero, triste, risultato di tutto questo un altro capitolo del declino di uno dei carrozzieri che hanno fatto la storia dell’automobilismo italiano.

 Alla prossima vendita all’incanto che andrà in scena il prossimo 21 maggio, nei giorni del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este a Cernobbio, 6 prototipi del museo Bertone andranno alla ricerca di un nuovo proprietario. Si tratta, dal punto di vista storico e collezionistico, di veri e propri tesori collezionistici, esemplari unici prodotti dal carrozziere torinese come prototipi di stile e che hanno influenzato la produzione automobilistica degli ultimi 50 anni.

 Si tratta della Lamborghini Marzal del 1967 (stima €1.000.000 – €1.800.000); la Lancia Stratos HF Zero del 1970 (€1.000.000 – €1.800.000) la Chevrolet Testudo del 1963 (stima €500.000 – €800.000); la Lamborghini Bravo del 1974 (stima €150.000 – €220.000), la Lamborghini Athon del 1980 (stima €150.000 – €220.000) e la Lancia Sibilo del 1978 (stima €60.000 – €100.000).

 I sindacati – Il triste destino delle auto della collezione ufficiale Bertone messe all’asta è solo l’ultimo accadimento di una serie di fattori difficili. L’azienda di Grugliasco, attualmente guidata da Lilli Bertone, moglie del compianto Nuccio Bertone, vede minata la sua stessa esistenza di fronte al piano di investimento proposto da FIAT.

 Salvata recentemente dal Gruppo guidato da Sergio Marchionne (che ha acquisito gli stabilimenti di Grugliasco per sottoporli a una pesante ristrutturazione), dovrebbe diventare l’impianto di produzione di futuri modelli della gamma Maserati, tra cui un SUV con motore di derivazione Ferrari. Il condizionale è d’obbligo a causa dei fatti degli ultimi giorni, che vedono coinvolti i sindacati dei 1.100 lavoratori dell’impianto. A sbarrare la strada al via libera all’investimento di 500 milioni di euro programmato da FIAT è il sindacato FIOM, che presso le Officine Automobilistiche Grugliasco detiene la maggioranza. FIOM esprime contrarietà all’applicazione nello stabilimento piemontese dell’accordo siglato per Mirafiori. Di parere contrario le altre sigle sindacali, favorevoli a portare a buon fine la trattativa.

 Jaguar: Bertone B-99? No, grazie! – Bertone, negli ultimi tempi, non deve affrontare difficoltà unicamente nell’ambito del manufacturing di automobili di altri costruttori. Nelle ultime settimane, anche il Centro Stile ha dovuto incassare un brutto colpo da parte di Jaguar. Al Salone di Ginevra era stata presenta la Jaguar B-99, uno studio per una berlina compatta con motorizzazione ibrida studiato da Bertone Energia, nuova divisione creata per lo studio di sistemi di propulsione alternativa. Il “giaguaro” italiano, presentato alla stampa internazionale nello stand Bertone dal designer Mike Robinson, era esposto assieme a un ulteriore studio per una versione da corsa, la B99 GT.

 Ma pochi giorni dopo la presentazione, Adrian Hallmark, Amministratore Delegato di Jaguar Cars, ha dichiarato ufficialmente che per la b99 non ci sarebbe stato alcun futuro produttivo. “La b99 non è nel nostro stile. Non siamo né offesi né contrari, semplicemente non fa per noi”, ha detto il Numero uno del marchio inglese.

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