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Dossier: L’ITALIA PARLA più di LOW-COST?

 Gli italiani sono sempre più disposti ad acquistare beni e servizi low-cost: li considerano prodotti di qualità, un antidoto alla crisi e allo stesso tempo un consumo intelligente ed etico.

 Questa l’interpretazione dei dai commerciali di Dacia, parte del Gruppo Renault, secondo la quale la propensione all’acquisto di un’auto low-cost raggiunge l’8%.

 La nuova ricerca TNS commissionata da Dacia e dal Gruppo Renault sul fenomeno del low-cost fotografa l’identità di un Paese più consapevole.

 Sembrano passati anni luce e invece era solo il 2007 quando la prima ricerca di TNS evidenziava che la metà della popolazione italiana non conosceva neppure il significato della parola low-cost.

 Nella nuova edizione dell’indagine gli intervistati sembrano adesso riconoscere questo termine, e addiruttura il 76% sarebbe disposto ad acquistare prodotti low-cost.

 La non messa in atto degli intenti deriverebbe secondo la ricerca dalla mancanza di occasioni (63%). Oggi, con inizio del 2011, le occasioni stanno cominciando a visualizzarsi. Alcune già concrete. E in questo contesto in effetti Dacia detta legge soprattutto grazie al buon rendimento globalizzato del SUV Duster, ma all’orizzonte si disegnano nuove realtà concrete, da Ssangyong (che sta puntando la sua rinascita commerciale in Europa sul nuovo Korando), fino ai marchi cinesi, che vedono Great Wall un rivale caparbio per le coraggiose scelte di mercato.

 Il concetto di low-cost potrà diventare un trend? Alla domanda “secondo lei a quali fasce di popolazione è associabile il concetto?’” ben il 69% dice “a tutti”; a seguire i giovani. Paradossalmente le categorie delle famiglie a basso reddito e numerose si posizionano all’ultimo posto.

 Nel paniere di beni e servizi low-cost maggiormente acquistati, si nota che “la parte del leone” è ancora giocata da biglietti aerei e dai viaggi, ma crescono anche i prodotti alimentari e di abbigliamento, (+30%, rispetto al 2007).

 «I dati presentati oggi da TNS indicano che il low-cost in questi anni ha avuto una profonda trasformazione», ha commentato Andrea Baracco, Direttore Comunicazione & Affari Istituzionali di Renault Italia. «Questa è un’ulteriore dimostrazione che le congiunture economiche spiegano solo in parte il fenomeno».

 «Nel dettaglio emerge che il cliente italiano dall’auto low-cost cerca minore spesa insieme all’affidabilità», ha commentato Gianni Vellandi, Account Manager di TNS Italia.

 Nel panorama del campione intervistato, il conceto di auto low-cost trova una leggera maggioranza tra gli uomini (90%) rispetto alle donne (79%).

 Le caratteristiche che vengono associate più spesso a Dacia, che ha commissionato la ricerca, lo ricordiamo, sono la sostanza e il fatto di aver indovinato anche la forma. Almeno se si parla del look del Duster, quasi un terzo degli intervistati (28%) fa riferimento a questo.

 La ricerca è stata condotta da TNS tra il 18 e il 31 ottobre 2010, attraverso 1.000 interviste C.A.W.I (Computer Aided Web Interview), su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia.

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