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BMW M3 GTS: Scusi, per l’autodromo?

Realizzata per buona parte a mano da abili artigiani, la BMW M3 GTS è nata principalmente per l’impiego pistaiolo e può anche essere omologata per l’uso stradale.

Una sportiva estrema

Se siete interessati a questo splendido coupé, sappiate che nell’utilizzo quotidiano dovrete rinunciare all’aria condizionata, all’impianto audio e ai sedili posteriori. Qui siamo dinanzi  a una sportiva estrema, votata al tempo sul giro e alla vittoria nelle corse. Conseguentemente il risparmio sul peso è l’imperativo per eccellenza.

Tecniche di riduzione delle masse, aerodinamica attiva e propulsore V8 maggiorato in cilindrata e potenziato, sono tra gli aspetti principali della BMW M3 GTS, la cui “livrea” arancio acceso è un chiaro omaggio alle BMW 3.0 CSL mattatrici in pista negli Anni 70. Il peso a secco secondo la normativa DIN è inferiore a 1.500 kg, grazie principalmente alla scocca leggera. Che ha ancoraggi speciali per le cinture di sicurezza a 6 punti, nonché una rollcage (cellula di sicurezza con rollbar) situata dietro il montante B.

V8 portato a 4,4 litri

Oltre al tetto in fibra di carbonio, già patrimonio della M3 Coupé normale, gli interventi apportati per ottimizzare il peso dell’auto prevedono silenziatori in titanio, alleggerimento della consolle centrale e dei pannelli porte, sistema d’insonorizzazione più semplice. Il V8 portato a 4,4 litri sviluppa 450 CV, in luogo dei 420 della M3 4.0. Secondo la Casa di Monaco l’erogazione è uniforme, complice le valvole a farfalla singole per ciascun cilindro, soluzione più unica che rara. Ulteriori qualità sportive si traducono nella coppa in una speciale lega di alluminio e silicio e integrata nel basamento, sensori anti battito con tecnologia a flusso di ioni (le candele fungono da rilevatori di detonazione) e circolazione dell’olio costante anche nella guida al limite in curva, dove si raggiungono accelerazioni laterali superiori a 1 g.

Downforce assicurato

La trasmissione si basa sul cambio a 7 marce a doppia frizione M DKG con Drivelogic. Niente cambio manuale, nemmeno a richiesta; peccato per i piloti “vecchia maniera”. Le sospensioni sono adeguate nelle geometrie (la configurazione dei due assi, McPherson davanti e Multilink dietro, è ripresa dalla M3 di serie, ma il telaio ausiliario in coda è saldamente imbullonato) mentre i freni svelano pinze a 6 pistoncini anteri e a 4 pompanti posteriori.  Dal punto di vista aerodinamico, il  downforce viene assicurato da paratie mobili a geometria variabile, spoiler frontale ed alettone posteriore.

Infine, l’interno ha un’atmosfera “spiccatamente racing“; oltre ai sedili anatomici con cinture a 6 punti ci sono l’estintore, lo staccabatteria e le finiture in Alcantara high-tech. Le prime consegne della BMW M3 GTS sono previste per la primavera del 2010.

La redazione

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