MotorAge New Generation

Land Rover by Technoland – Preparazioni – Kit di astuzie per non fermarsi

01L’essenza tecnica di questo testardo Defender è stata esaltata utilizzando parti di fratelli Land Rover e irrobustita per convivere con le peggiori sollecitazioni. Il team transalpino che lo ha creato aveva un fine preciso: creare un ibrido professionista dell’aderenza e dell’avanzamento a ogni costo. Anche con qualche accorgimento insolito.

La Borgogna è la regione francese che si è fatta conoscere in tutto il mondo soprattutto per i suoi vini pregiati, nonché le lumache che deliziano il palato dei  buongustai più coraggiosi. Di fatto, per quanto ci riguarda da vicino è anche dato sapere che a St. Vallier si trova Technoland, un buon punto di riferimento per ogni fedele Land Rover. Le interpretazioni e le modifiche rivolte ai 4×4 inglesi sono molteplici, e questa di cui vi parliamo è interessante per molteplici aspetti. Mettendo a frutto la propria esperienza e la passione per le competizioni, il patron Jean Jaques Michel con il suo valido team ha realizzato in circa 1200 ore di lavoro questo esemplare di Land chiamato “Beau Leurre”; in francese vuol dire “Bella Illusione”, e si legge Bow-ler. È un ricercato e non casuale gioco di pronuncia, perché in effetti l’idea di confrontarsi con il famoso veicolo su base Land costruito oltremanica (il Bowler appunto), rispettatissimo nei rally-raid del mondiale tout-terrain come nei campionati nazionali, è evidente. Pur essendo diventato un ibrido per quanto riguarda la componentistica, l’aspetto è quello del Land che tutti conosciamo: il Defender della generazione con motore cinque cilindri TD5, con buona parte della meccanica presa e trapiantata dalla gamma di veicoli della Casa di Solihull.

CHASSIS E ASSALI

Forse per seguire il detto “In medio stat virtus”, la virtù sta nel mezzo, in alternativa al passo da 90” o da 110” del Defender, è stato scelto il telaio da 100 pollici del Discovery, opportunamente rifilato nella parte posteriore per accorciare lo sbalzo e di conseguenza migliorare l’angolo di uscita. I ponti provengono dal precedente Defender serie 300 Tdi, ma il lavoro particolare è rivolto a quello posteriore, che è stato modificato per poter fissare i puntoni del  Discovery TD5. Entrambi i ponti adottano differenziali Detroit, del tipo True Trac a slittamento limitato al 50% su quello anteriore, e del tipo Locker con bloccaggio automatico al 100% su quello posteriore. Come tradizione dei Land di serie, il differenziale centrale ha invece conservato il suo bloccaggio manuale meccanico.

ASSETTO

Le efficienti sospensioni non hanno subito modifiche radicali, solo modificate nei componenti, che sono stati sostituiti con altri heavy-duty specificatamente studiati per le alte sollecitazioni e dalle caratteristiche più adatte per un uso agonistico. Per questo come ammortizzatori sono montati, uno per ruota, degli RDC con serbatoio gas separato: hanno un’escursione di 260 mm, uno stelo da 25 mm e sono coassiali alle molle King Spring da 480 mm.

MOTORE E CAMBIO

Sulla “Beau Leurre” è stato montato il gruppo motore/cambio del Discovery TD5 da 135 CV e il riduttore del Defender Serie 300 con rapporto 1:1,422, ma non è una scelta definitiva. Una volta provata a fondo la solidità della meccanica e trovati eventuali punti deboli, il futuro potrebbe riservare l’adozione di un sistema di propulsione più potente, per esempio una delle recenti versioni V6 e V8 del Range Rover Sport. Gli interventi non servono a intrigare chi va a caccia di estremismi e aspetti teatrali, ma prendono a cura la concretezza d’uso e il bilanciamento delle masse. A questo scopo, per esempio, il motore è stato arretrato di 14 cm, mentre per offrire più spazio al pilota, specialmente al piede sinistro, notoriamente sacrificato sui Land, la pedaliera e il volante sono stati spostati verso destra di 8 cm.

ESTERNI

Simpatici e caratterizzanti le portiere con taglio inferiore obliquo, che lascia intravedere la sponda laterale e il profilo inferiore con inserto battitacco in alluminio zigrinato antiscivolo. Al paraurti tubolare anteriore, risponde un ancora più essenziale paraurti a piastra piatta, a mo’ di parallelepipedo, divenuto un must di ogni specialista del genere, con gli immancabili anelli. Eliminato il portello dietro, al centro del pianale, sul roll-bar è fissata una struttura antiscivolo. La spartanità concede la replica delle luci agli angoli del tetto. Ulteriore chicca, il tris di tergicristalli.

INTERNI

L’abitacolo, completamente spogliato dell’aspetto originale, è protetto da un completo roll-bar a gabbia che si estende alla parte posteriore. Da notare il largo uso di pannelli in alluminio per ricostruire il tunnel centrale e il cruscotto, dove al centro trovano posto cinque strumenti circolari (quattro manometri e il contagiri) mentre proprio di fronte al pilota è posizionato il manometro del turbo. Alle spalle del pilota e del navigatore, hanno preso posto il radiatore dell’acqua trapiantato da un “Classic” Range 3.9, e un serbatoio carburante in alluminio dalla capacità di 112 litri, protetto anche dalla ruota di scorta. L’ultima “chicca”, opera dell’ ingegno, è la scelta di fissare sul pianale in posizione centrale il verricello Superwinch Husky 4T con puleggia di rinvio nella parte posteriore e uscita anteriore. Con questo sistema, forse più complicato del solito ma efficiente, è possibile utilizzare i 30 metri di cavo per togliersi d’impaccio attaccandosi sia davanti che dietro il veicolo. La verifica diretta ha indotto a riconoscere che il turbodiesel 5 cilindri da 135 CV non ha abbastanza rabbia in corpo per  offrire particolari doti velocistiche, ma a entusiasmare è la capacità del “Beau Leurre” di superare in aderenza ostacoli vertiginosi. Lo si può capire già dalla sua notevole altezza da terra: ben 45 cm sotto al cambio e 60 cm fino alla battuta delle porte.

L’ELABORAZIONE E I COSTI

ASSETTO

MOTORE E TRASMISSIONE

INTERNI

ESTERNI

CHASSIS

La preparazione è eseguita dalla  Technoland di Jean Jaques Michel –  24, rue Jean Marie Bernard – 71230 St. Vallier, Francia.

Fabrizio Romano

Photogallery

Exit mobile version